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Cronaca Redazione 20 settembre 2005 23:00 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
"Napoli è una bomba sotto il Vesuvio? La verità è che Bossi lo è sotto il Duomo". Ci va duro l'onorevole Tommaso Barbato, consigliere regionale dell'Udeur. E' quasi palapabile la rabbia del rappresentante del Campanile dopo aver letto il servizio apparso sull'ultimo numero dell'Espresso, ripreso dal quotidiano "nordista" La Padania.
"E' vergognoso che si disegni Napoli in maniera così volgare e drammatica. E' indubbio che ci sono degli spaccati in cui si combatte quotidianamente contro le emergenze. Ma questa non è Napoli. E quel che fa più rabbia è che ad aprire il servizio del noto settimanale sia proprio un'intervista al primo cittadino, Rosa Russo Iervolino, che dichiara (assurdo!) che sia stato più semplice fare il Ministro (sic!). Napoli non ha bisogno di queste denunce urlate sugli organi di stampa per mera campagna elettorale da un lato o per giustificare la propria incapacità dall'altro. Napoli ha, invece, bisogno di una politica seria e soprattutto di politici seri. Chi non se la sente di affrontare una situazione, indubbiamente non facile, se ne ritorni a casa e lasci gestire queste cose a chi ha gli attributi, politici, per farlo".
"Ho l'impressione - continua Barbato - che la criminalità stia diventando una sorta di alibi su cui politici incapaci scaricano troppo spesso le colpe dei ritardi che si sono accumulati. Io non sono affatto d'accordo con il Lombroso che sosteneva che l'uomo nasce criminale. L'uomo lo diventa, e lo diventa proprio perché si lascia influenzare dall'ambiente che lo circonda, dalle necessità quotidiane che è costretto ad affrontare. Se noi interveniamo offrendo opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, se creiamo i presupposti per una città più vivibile, riusciremo anche a sottrarre manovalanza alla criminalità organizzata o arginare il boom delle bande giovanili".
Emanuela Cirillo
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