29/03/2024
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Cronaca Redazione 22 dicembre 2005 00:15 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Considero empia e detestabile la massima che in materia di governo la maggioranza ha il diritto di far tutto, e tuttavia ripongo nella volontà della maggioranza l'origine di tutti i poteri. Sono forse in contraddizione con me stesso? E' citando Aléxix de Tocqueville in La democratie en Amèrique che mi viene da rispondere agli amministratori del centrosinistra di Marigliano che con l'ampia maggioranza di cui dispongono in Consiglio Comunale, ma non nel paese reale, sono assolutamente incapaci di risolvere qualsiasi problema che affligge il nostro territorio.
Anche nel Consiglio comunale prenatilizio con ben 17 punti all'ordine del giorno la maggioranza non ha smentito se stessa.
Il clima infuocato è apparso fin dalle prime battute in merito alla "tassa di bonifica del Volturno". Mi corre l'obbligo sottolineare che in subiecta materia occorre principalmente serietà ed onestà intellettuale. Questi due attributi mancano all'amministrazione di centro sinistra.
A seguito di un retorico e pretestuoso intervento di un consigliere dell'Udeur ove illustrava la proposta di modifica della legge regionale n. 4 del 25.02.2003 proposta al Consiglio Regionale da Tommaso Barbato in tema di imposizione del Consorzio Generale di Bonifica del Volturno. Ho sostenuto (e sostengo) che "la morte della democrazia è la demogogia"; perché mentre Barbato pienamente organico al governo Bassolino e all'assessorato Regionale e Provinciale all'Ambiente non fa assolutamente niente per bonificare il nostro martoriato territorio (vedansi alveo Somma - Marigliano), in Città vuole assumere il ruolo di difensore del popolo.
Non mi stancherò mai di sottolineare che il territorio dell'ASL NA 4 è il primo in Europa per la percentuale di morti per epatocarcinoma, stando ai risultati forniti dal Registro Nazionale Tumori, tant'è che di questa dolorosa vicenda si è persino interessato "Lancet Oncology".
Pertanto ritengo che non abbiamo bisogno di questi interventi strumentali che nulla hanno a che vedere con la risoluzione dei veri problemi che attanagliano la nostra città .
Ma v'è di più! Quand'anche si volesse abrogare la norma disciplinante tale materia, la proposta è completamente sbagliata, perché occorrerebbe, invece, provvedere ad eliminare il Comune di Marigliano dal Piano di Riparto del Consorzio di Bonifica del Volturno.
Personalmente sostengo che se le bonifiche fossero state fatte e le migliorie apportate sul nostro territorio, tali tributi sarebbero legittimi e sacrosanti.
Ma così non è, quindi per questo ho aderito all'invito del Sindaco Corcione, del Segretario dott. ssa Piscopo e del Vice sindaco Luigi Amato, al fine di proporre un testo concordato anche con l'opposizione (accordo bipartisan) a tutela della intera collettività da sottoporre all'attenzione del Consiglio Comunale.
Tale accordo prevedeva diversi punti, in particolare, e come condizione preliminare, una convocazione urgente di una "conferenza Programmatica di servizi" al fine di mettere gli enti precostituiti dinanzi alle rispettive competenze e responsabilità , con successivo interessamento del difensore civico provinciale, visto che questa maggioranza priva i cittadini del difensore civico comunale e si nasconde dietro la menzogna della mancata approvazione dello statuto.
Ma così non è stato, perché in Consiglio Comunale una maggioranza assolutamente incapace di amministrare le sorti della città e lontana dagli interessi del popolo, con a capo il gruppo dello Sdi, ha bocciato l'emendamento sulla "conferenza programmatica dei servizi" che doveva avere anche la peculiare funzione di chiedere la sospensione delle procedure esecutive.
Nell'intervento consiliare ho sottolineato l'illegittimità del tributo sotto un duplice profilo: da un lato perché il Consorzio non ha mai provveduto ad effettuare le dovute bonifiche sul nostro territorio e dall'altro perché v'è una differenza tra il tributo dovuto per gli immobili, rispetto a quello dovuto per i fondi. In linea del tutto astratta ed ipotetica il tributo sarebbe dovuto solo per i fondi, tal per cui tutte le cartelle sono nulle.
Ma non bisogna dimenticare che vi sono svariati e numerosi interventi sia della giurisprudenza di legittimità che di merito ove viene evidenziato l'illegittimità del tributo. Da ultimo proprio la sentenza n. 2182/04 del Tribunale di S. M. Capua Vetere - giudice dott.ssa D'onofrio - ha sancito la illegittimità del tributo.
Qualche consigliere ha anche sostenuto in via del tutto bizzarra e fantasiosa la competenza del Tar Lazio in subiecta materia. Qui tutto è sostenibile, ma solo per chiarezza occorre dire che v'è un difetto di giurisdizione del Tribunale Amministrativo Regionale sotto questo profilo.
Pertanto ho invitato l'Amministrazione ad invertire l'ordine del giorno ed eleggere il difensore civico, posto pretestuosamente al 17° punto all'o.d.g., a cui poter demandare la tutela dei diritti dei cittadini, unico organo a cui demandare anche il controllo sugli atti vista l'abolizione del Co.Re.Co. Ma a quel punto la frittata era fatta, perché l'accordo e i tanti finti buoni propositi a tutela dei cittadini è saltato, perché il gruppo politico dello SDI ha votato contro la proposta della convocazione della conferenza programmatica di servizi sbugiardando i buoni propositi del Sindaco, anche se il capogruppo Esposito Vincenzo della Margherita ha cercato di rimediare alla figuraccia affermando che "l'emendamento Mautone" poteva anche essere preso in considerazione come una raccomandazione al Consiglio.
A quel punto per protesta ho abbandonato l'aula, evidenziando ancora una volta tutte le diatribe interne alla maggioranza, con un spettacolo degno del miglior teatrino che nulla ha a che vedere con gli interessi dei cittadini.
Un Sindaco sfiduciato dall'incapacità - pretestuosità dei suoi stessi consiglieri dovrebbe prendere atto che non esiste in questa maggioranza solo "l'uomo nero" ma anche tanti consiglieri comunali che sono contrari agli interessi della Città .
Pasquale Mautone (capogruppo consiliare di Forza Italia - avvocato)
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