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Cronaca Redazione 05 maggio 2006 01:05 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Ricordo che quasi dieci anni fa, un giornalista, che ora è direttore responsabile di un’agenzia di stampa, ricevette un attacco a mezzo giornale da un collega, che precedentemente aveva “colpito” almeno altri due giornalisti. Si ritrovò costretto dallo stato di cose a replicare a mezzo stampa, facendo, in qualche modo, notare che l’informazione non è certo assicurata attraverso l’insulto a terzi. Le acredini, le invidie, la competizione di tipo negativo (perché tale è quanto si arriva alle bassezze), la disistima non possono certamente interessare un lettore sano e non possono compensare all’inesperienza personale e all’assenza di argomentazioni. In città , si sta, purtroppo, scadendo, con l’affermazione dello stesso clima. Non si comprende che attraverso i comportamenti ognuno di noi si qualifica.
A coloro che hanno ancora parecchio da imparare sotto il profilo giornalistico, mi permetto di far notare che quando la nota di attacco sulla vicenda delle delibere di giunta municipale pubblicata dall’altro sito è stata letta, certamente non ha fatto incassare a me una brutta figura, ma a chi non saputo riportare una notizia senza sentire l’esigenza di scadere in offese gratuite a terzi, che avevano precedentemente prodotto un lavoro che non riguardava minimamente coloro che hanno firmato quelle righe. Chi ha scritto avrà accertato alcune cose, ma non quelle accertate da me dopo la segnalazione di chi aveva fatto una dichiarazione, a supporto della quale esistono foto o materiale cartaceo. Francamente, dopo più di dieci anni di gavetta giornalistica, dopo quasi sette anni di lavoro su un quotidiano, dopo svariati anni di iscrizione all’albo nazione per la Regione Campania, non credo di dover ricevere lezioni da chi comincia a scrivere solo ora, non ha la stessa qualifica professionale e non ha la stessa esperienza, che tra l’altro, congiuntamente ad un familiare, continua a sostenere pubblicamente di non essere un giornalista e di scrivere per hobby, salvo poi voler fare la morale o la lezione a mezzo stampa a terzi.
Vado nello specifico dei testi pubblicati. Su “Cronache di Napoli” e su “Marigliano.biz” era comparso un pezzo a mia firma, nel quale non erano fatti riferimenti allo stato dei brogliacci del Comune, ma ai documenti ufficiali, regolarmente affissi all’albo pretorio, che evidenziavano qualche incongruenza. Si trattava di un presunto errore (lo
stesso) confermato, nel testo di qualcun altro, proprio dall’amministrazione, nella persona del segretario generale. Tutto a dimostrazione del fatto che quanto riportato da me, giacché il riferimento era proprio a quello, come è stato giustamente letto da terzi, è corrispondente a vero. Per quanto riguarda l’assenza di componenti della giunta municipale, si fa notare, questa volta anche all’amministrazione comunale, che non erano stati fatti nomi da me. Si parlava di qualche assessore assente: si invita a verificare il significato da vocabolario di “qualche”, visto che la lingua italiana è molto precisa. Nomi sono venuti fuori proprio con la nota comparsa sull’altro sito.
Mi permetto poi di far notare che nelle stesse poche righe da un lato si legge l’ammissione dell’esistenza di un errore da parte del segretario generale, dall’altro si legge il tentativo maldestro degli assessori di far credere al lettore medio che fosse stato riportato il falso da me. In conclusione, mi permetto di far notare, che forse altri non mi devono insegnare neppure a scrivere correttamente in italiano, visto che non riescono a rendersi conto che ogni scritto ha una logica di fondo e che la logica di quello scritto riportato dal sito era abbastanza e palesemente distorta, non certo solo per responsabilità di chi la prodotto. E si capisce a questo punto perché posso arrogarmi il diritto di dire
io: “Non facciamo di tutta l’erba un fascio, per cortesia!” ed aggiungo che quando terzi (io) lavorano sposando il motto “Non ti curar di loro ma guarda e passa” (perché è giusto guardare prima al proprio operato ed eventualmente ai propri errori e poi a quelli degli altri) è veramente puerile, infantile, indelicato, inelegante sferrare attacchi a terzi che erano per fatti loro.
E ancora sono io a dire “il mondo non ruota intorno a te”. Perché se chi l’ha asserito prima, pensando di difendersi, lo ritenesse vero rapportato a me, non avrebbe avuto necessità di attaccarmi, visto che non era stato attaccato. Per chiarezza, a scanso di equivoci preciso che non sono mai la prima ad offendere, ma ho imparato a difendermi bene utilizzando mezzi leciti e corretti.
Loredana Monda
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