24/04/2024
(128 utenti online)
Cronaca Redazione 29 maggio 2006 01:11 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
In quest'ultimo periodo è nato a Marigliano, giustamente, un Comitato di Lotta per l'Acqua Pubblica.
Il Comitato, ricordiamo, è venuto alla luce per la forte opposizione dei Comunisti Italiani,
di Rifondazione Comunista e dei Verdi per la Pace, alla decisione presa dal Comune e dal
Sindaco, in attuazione della legge 36/94 e della legge regionale 14/97, di trasferire la
gestione
del servizio idrico integrato dal Comune alla GORI Spa, nella sua
qualità di soggetto gestore dell'Ambito Territoriale Ottimale n. 3 "Sarnese
Vesuviano".
E noi concordiamo in pieno. Neppure a noi sono piaciute certe frasi infelici del
Sindaco Felice Esposito Corcione e della GORI, nel manifesto congiunto, in cui avvisavano i cittadini del passaggio di
gestione; e tutti noi vogliamo che l'acqua rimanga un bene pubblico...
Ma il Comitato ha letto le ultime dichiarazioni del Sindaco?
"Se la Regione attraverso L'ATO3 decide di rendere pubblica la società di gestione degli
impianti idrici e fognari, io sono il primo a firmare".
E ancora:
" Se l'Assemblea pubblica, che spero quanto prima organizzerete, mi darà il mandato io mi
metterò a capo di questo movimento
e
mi farò promotore, presso gli altri Sindaci della zona, affinché l'acqua resti nelle mani di
un Ente interamente pubblico; ma voglio il mandato da tutti, da tutta l'Assemblea e da tutti i
partiti politici".
Dopo queste disarmanti dichiarazioni del nostro Primo Cittadino, il Comitato
vuole spiegare alla gente, che crede veramente nella necessità che l'acqua resti un bene
pubblico, il senso dell'ultimo volantino e dell'ultimo manifesto?
Al momento solo i Verdi, con
un comunicato, si sono resi disponibili ad un serio confronto per risolvere il problema.
Il Comitato cosa fa?
Il Comitato vuole veramente che l'acqua resti un bene pubblico o vuole fare politica di seconda mano? O vuole fare... solo mera
demagogia?
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti