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Cronaca Redazione 19 giugno 2006 01:23 Circa 6 minuti per leggerlo stampa
Abbiamo il piacere di parlare con il capogruppo consiliare di Forza Italia, avv. Pasquale Mautone, per una valutazione sull'operato dell'Amministrazione Corcione, sullo stato di salute del centro-destra, e sulle tematiche politiche che interessano l'opinione pubblica.
È domenica mattina, l'aria è primaverile e tira un vento dolce e gradevole.
Avvocato, allora, che ne pensa del rientro del Gruppo Politico "La Margherita", in Giunta, con l'indicazione dei due nuovi assessori Esposito Caradio al Bilancio e Mario Ardolino all'Ambiente ?
La Margherita era ad un bivio: o bere o affogare! In particolare, o rientrava in Giunta, assumendosi le responsabilità politiche nei confronti della Città , o usciva dall'Amministrazione sfiduciando definitivamente il Sindaco Corcione. E così alla fine ha scelto di bere. Con tale scelta ha, però, affossato gli ex assessori Luigi Amato e Giuseppe Esposito riconoscendo implicitamente la loro debolezza politica.
Ai due nuovi assessori, Ardolino ed Esposito, va un grosso augurio di buon lavoro.
Ritengo tale scelta politicamente debole e quanto mai temporeggiatrice, perché trattasi di soggetti privi di legittimazione politica, che agiranno in nome proprio e per conto del gruppo di potere della Margherita.
Quindi tutto risolto secondo Lei, finalmente vedremo qualcosa di buono per la Città ?
Me lo auguro. Guardi, io non sono tra quelli che per solo spirito corporativo quando sta all'opposizione, si augura che la maggioranza non riesca a realizzare alcunché. Anzi, vorrei che questa maggioranza riuscisse a realizzare almeno qualche opera significativa per il rilancio della Città (via Isonzo; ex Circumvesuviana; centro storico; bonifiche ambientali). Ciò renderebbe il livello di vivibilità sicuramente migliore per tutti, opposizione compresa.
Non vedo, allo stato, da parte della Giunta Corcione progetti validi in grado di consentire una inversione di tendenza nella gestione della Cosa Pubblica, ma se vi dovessero essere progetti rivolti in tale direzione, non farei certamente mancare il mio responsabile contributo, come già avvenuto in passato. Anche se, non va sottaciuto, che il Sindaco Corcione parla un linguaggio completamente diverso, rispetto a quello della sua litigiosa maggioranza.
Com'è invece il clima nel centro-destra? Qual è lo stato d'animo anche dopo le ultime sconfitte elettorali?
Tocchiamo il punctum dolens dell'intera vicenda. Qui non è vero che manca la maggioranza, qui manca l'opposizione: perché la maggioranza talmente che è maggioranza dal punto di vista numerico, litiga sulla gestione per la smisurata sete di potere, anche in virtù di un naturale istinto di conservazione.
Per capire, quanto vado dicendo da mesi, basta vedere cosa succede in Regione Campania, alla Provincia di Napoli ed al Comune di Napoli. Basta osservare che contro una svogliata Rosetta Iervolino, che tutto voleva fare, tranne nuovamente il Sindaco di Napoli, il cenrtro-destra, invece di candidare un leader nazionale per una forte inversione di tendenza (Pisanu - Fini - Casini) - come ha scientemente fatto il centro sinistra a Roma, con Veltroni (ora, più che allora) - candida un "questore senza pistola" che non è più espressione dei Guelfi, bensì dei Ghibellini.
E' sufficiente valutare i candidati alla Presidenza della Provincia di Napoli, Luigi Muro, e alla Presidenza della Regione Campania, Italo Bocchino. Sono letteralmente scomparsi, perché quegli uomini non rappresentavano altro che vecchie logiche correntizie, e giammai, brillavano di luce propria. Questo è lo stato dell'arte del centro destra in Campania.
Allora, avvocato, come dice Lei non c'è futuro per il centro-destra in Campania, a tutti i livelli, a causa dell'egemonia di Antonio Bassolino ?
Qui occorre grande senso di responsabilità . Una strada vi sarebbe per uscire da questo gioco al massacro. E la soluzione potrebbe essere la realizzazione in tempi certi e brevi del "partito unico della casa dei moderati", così come timidamente accennato da qualche leader nazionale più lungimirante. Consideri che il partito unico già esiste nella società , perché sulle guid lines e sui valori fondamentali ogni cittadino al momento dell'espressione del consenso, si identifica, o nei valori cattolici - liberali del centro destra, o nel cattolicesimo sociale del centro sinistra.
Altro non vedo. Tant'è che D. S. e Margherita hanno capito in anticipo qual è la partita in gioco, ed alla Camera ed al Senato ha realizzato i "gruppi unici", per la nascita del "partito democratico". Questa è la grande ed unica opportunità politica che ancora rimane al centro-destra, che è maggioranza nei valori e nella identità del Paese, ma per la logica del potere per il potere, e per la incapacità di una miope classe dirigente, è minoranza nelle Aule Rappresentative del Potere.
Ma torniamo a Marigliano dove, mi consentirà , il centro-destra sembra in enorme difficoltà , non solo all'esterno ma anche nei rapporti interni, in particolare nei suoi rapporti con gli ex amici di A.N.
Lei è molto attento ed insidioso, ma corretto. Andiamo per ordine perché gli equilibri sono delicati.
In primis, occorre ricordare che gli attuali schieramenti risentono entrambi del risultato "drogato" della esclusione delle liste di "Forza Italia" e dei "D. S." dalla competizione elettorale, altrimenti i numeri avrebbero detto ben altro; Corcione farebbe il Sindaco con più responsabilità e tante meteore impazzite in Consiglio Comunale non vi sarebbero.
In secundis, la difficoltà di spiegare l'inefficienza dell'Amministrazione Corcione, da parte nostra, è data oltre che dai numeri sbilanciati, anche da una legge elettorale che dà un enorme potere al Sindaco ed alla Giunta, svuota sostanzialmente il ruolo del Consiglio Comunale che molte volte si limita a ratificare decisioni prese aliunde, e senza alcuna partecipazione democratica. Prova ne è, che le proposte giammai passano per le Commissioni Consiliari, e quando arrivano in Consiglio Comunale, molti consiglieri di maggioranza non ne conoscono neanche il contenuto. A questo si aggiunga che alle sedute del Consiglio Comunale partecipano i soliti dieci-quindici addetti ai lavori. Consideri anche che con la mancanza del Difensore Civico e con l'abolizione del Co.Re.Co non c'è alcun controllo di legittimità sugli atti della Giunta Corcione.
Però qualche volta gli atti li controlla la Magistratura. Lei che ne pensa dei tanti avvisi di garanzia notificati a tutti gli ex amministratori della Giunta Nappi?
Ho seguito la vicenda con molta attenzione. Voglio evidenziare, con più tratti di penna, che l'informazione di garanzia è il primo atto a garanzia del diritto di difesa.
Ero "garantista" all'epoca di Di Pietro contro i forcaioli e i falsi moralisti, figurarsi, ora. Rimango "garantista", e quale uomo di Legge ed operatore del Diritto, ho piena fiducia nelle Istituzioni e nell'operato della Magistratura.
Sono sicuro che gli amici amministratori del centro-destra, a cui va tutta la mia solidarietà , riusciranno a dimostrare nelle opportune sedi processuali, la loro totale estraneità ai fatti.
Avvocato anche Lei è bravo a glissare e a non rispondere alle domande. In particolare sulle difficoltà di dialogo con i suoi ex amici di A.N.
Guardi, io non ho difficoltà con nessuno, per il mio lavoro incontro centinaia di persone al giorno ed ho ottimi rapporti con tutti; faccio politica solo per passione mettendo il mio impegno al servizio della Città , tutelo solo i diritti delle dramatis personae, e giammai interessi di oscuri palazzinari. Le ragioni della mia uscita da A.N. le ho spiegate in Consiglio Comunale, chi vuole continuare a speculare su polemiche sterili e di bassa lega può farlo, sono cose che non mi interessano, perché non ho violato alcun "accordo elettorale".
In questo delicato momento occorre responsabilità . Qui occorre guardare avanti per cercare di costruire una alternativa a quanti non si riconoscono nell'operato della Giunta Corcione; noi delle ideologie brandite come strumento di conquista e di conservazione del potere ce ne infischiamo.
La politica è fatta di stagioni: questa è sì la stagione dell'opposizione; ma questo è anche il tempo di guardarsi in faccia per creare una prospettiva politica diversa per il rilancio del nostro martoriato territorio, essenzialmente con uomini che hanno cultura di Governo.
E poi, mi consenta, per rispondere alla sua domanda, mi piacerebbe parafrasare Churchill:
"ci sono uomini che cambiano idea per amore del loro partito, altri che cambiano partito per amore delle proprie idee".
Vito Lombardi
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