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Cronaca Redazione 01 agosto 2006 00:23 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Ormai è certo. Non saranno convocate conferenze dei capigruppo. Non saranno
celebrati Consigli comunali. La questione della gestione integrata del ciclo delle quale è rinviata a settembre.
L’Amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Felice Esposito Corcione è in vacanza ad agosto.
I cittadini
devono rassegnarsi e armarsi, come hanno fatto coloro che in virtù del voto ricevuto li dovrebbero rappresentare a
livello istituzionale, di ombrellone, di secchielli e di palette. Certo non è stato rispettato quanto i diretti
interessati, che tra lÂ’altro avevano votato una mozione, avevano stabilito nella seduta di Consiglio comunale del 20
luglio scorso. Poco male.
Alle promesse non mantenute i residenti dovrebbero aver fatto lÂ’abitudine.
Se si parla di Amministrazioni locali si
può parlare, per dirla con Giambattista Vico, di corsi e di ricorsi storici. Alla maggioranza di governo locale deve
essere riconosciuto di aver avuto almeno la decenza di non convocare Consigli nel bel mezzo del mese di agosto,
sperando nella desertificazione dei componenti dellÂ’assise o nella scarsa presenza dei cittadini, con il risparmio
di “pacchi” nei periodi di ferie. In realtà , l’attività Amministrativa in genere sembra procedere, in questo
periodo, a rilento. Emerge, comunque, in qualche modo, la verità .
Si era cercato di scaricare la responsabilità per
le mancate convocazioni su alcuni funzionari, che, invero, sembra abbiano meno ferie a disposizione di quelle che
erano state loro attribuite. E’ esistita, invece, una volontà politica di rinvio della questione relativa alla
gestione integrata del ciclo delle acque.
Coloro che hanno una discreta memoria storica e che conoscono la realtÃ
cittadina, sanno bene che le Amministrazioni che si sono avvicendate, indipendentemente dal colore politico, hanno
agito sempre nello stesso modo, sia per crisi interne sia per evitare le discussioni pubbliche su argomenti
diventati dote dolenti. Coloro che conoscono la realtà locale non sono, dunque, stupiti da quanto accade.
Il
Comitato di Lotta per l’Acqua Pubblica ha commentato: “La tendenza ad eludere un impegno assunto era prevedibile.
L’Amministrazione, che si è, fino ad ora, distinta solo per l’imposizione di nuove tasse, ha ampiamente fatto capire
che sulla privatizzazione dell’acqua non si ha molta volontà di rivedere le scelte operate. Il Comitato farà i passi
dovuti affinché sia fatta piena luce su una posizione assunta, per nulla condivisa dai cittadini che hanno avuto
modo in più occasioni di
sostenere le iniziative già intraprese”.
Loredana Monda
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