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Cronaca Redazione 10 ottobre 2006 23:50 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
In nessun momento abbiamo smesso di percepire dalle Sue parole i tratti
di un uomo nobile, sincero, serio, preparato e che si è “fatto da solo”.
Ma il lavoro del “Politico” è diverso da quello di ingegnere.
Il lavoro del Politico è quello di adoperarsi per i singoli cittadini, ad uno ad
uno.
EÂ’ il lavoro di convincere e persuadere gli elettori e soprattutto i non-elettori, della
bontà delle scelte effettuate nell’interesse della collettività .
E’ il lavoro di anteporre interessi personali e familiari a favore della Città .
Egr. sig. Sindaco non si può fare lavoro politico in astratto o per risolvere
questioni familiari e personali, trincerandosi dietro il proprio curriculum vitae et
studiorum.
Anche un brillante curriculum come il Suo non è sufficiente a fare un Sindaco; il ruolo
istituzionale richiede franchezza, coraggio, autentica veracità , profonda visione
critica e limitazione dellÂ’autocompiacimento.
Lei si era presentato alla Città con concetti “rivoluzionari” che avrebbero
dovuto spazzare via il formalismo e il conformismo e avrebbero dovuto accelerare i
processi delle trasformazioni necessarie per il futuro della Città .
Si era presentato come lÂ’Uomo che avrebbe respinto gli accordi sottobanco e la
restaurazione della vecchia influenza egemonica delle oligarchie e degli apparati di
partito.
Poi è accaduto ciò di cui oggi tutti parlano e cioè che Sua nuora è stata assunta alla
GORI con conseguente svendita, anzi liquidazione, della Città e dei Suoi
Con-Cittadini.
La Sua maggioranza è entrata in fibrillazione affermando di Lei tutto ed il
contrario di tutto; riunioni interpartitiche si sono susseguite a ritmi frenetici.
Di regola, in un Paese serio, se la maggioranza va in crisi si vota in breve tempo e si
sceglie un nuovo Sindaco.
Noi non abbiamo alcuna paura di questa prospettiva. Anzi, la riteniamo politicamente
possibile, in piena coerenza anche con espressioni provenienti dellÂ’interno della Sua
stessa maggioranza.
Purtroppo, tra le virtù politiche la coerenza è tra le più difficili da praticare
con serietà e con ostinazione.
La nostra scelta è dunque chiara, e non da ora. Non amiamo le vie tortuose. Non ci
piacciono gli inciuci. Non vogliamo pastrocchi.
Tuttavia non sta a noi indicare soluzioni oggi.
Noi confermiamo apertamente – perché siamo gente seria e pratica e non vogliamo
vedere Marigliano ed i Suoi Cittadini umiliati, svenduti o peggio ancora posti in
liquidazione – la nostra disponibilità a far muovere in avanti questa Città chiedendoLe
ancora una volta di dimettersi affinché Ci risparmi una nuova commedia di equivoci,
inganni e trabocchetti.
Avv. Raffaele Moschettino
Commissario Cittadino di Forza Italia
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