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Cronaca Redazione 21 dicembre 2006 00:12 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
In base ad un monitoraggio della Fiom il salario netto annuo dei giovani operai Fiat risulta di 14 mila euro, mentre quelli più anziani, raggiungono i 19 mila euro, qualcosina in più con gli assegni familiari.
Questi sono i livelli di stipendio netto con cui la gran massa degli operai deve dare a campare la famiglia e deve soddisfare i costi del vitto, alloggio, salute, devono viaggiare, comunicare, divertirsi, informarsi, far studiare i figli ecc. Oggi non è un mistero per nessuno che anche con due salari ( perdon stipendio, altrimenti sono retrò ) in famiglia non si riesce ad arrivare alla fine del mese, se non a costo di continue rinunce. Ricordate la nostra campagna elettorale sulla terza settimana?
Su prezzi e tariffe non cè controllo per cui i salari( si lho detto) sono esposti alle regole del mercato quasi sempre drogati dai monopoli. Aggiungiamoci la tempesta pubblicitaria con cui veniamo bombardati quotidianamente, al punto di credere che se una marca non è pubblicizzata non è buona, facciamo conto pieno.
Col varo della Finanziaria si decretano aumenti delle imposte e rincari sulla salute, mentre di rimando gli enti locali,a cui la Finanziaria taglia le sovvenzioni statali, a loro volta rincareranno lIci, il catasto, le multe, la spazzatura, la benzina, i ticket e tutte le altre imposte che hanno a disposizione. Si calcola forfettariamente che laumento del costo della vita non sarà inferiore ai 600 euro allanno. Nonostante quindi le lamentele dei ceti medi i veri penalizzati saranno solo i ceti bassi, che avvertiranno per davvero il peso del nuovo costo della vita.
Questa Finanziaria viene presentata dai partiti di governo come la necessaria inversione di tendenza rispetto alla politica di Berlusconi che faceva pagare tutto agli stati più poveri della società e viene sfacciatamente enfatizzata la novità che essa
introdurrebbe un principio di equità nei necessari sacrifici generali. La prova sarebbe il risparmio di 100-150 euro allanno di Irper sui redditi bassi.
In realtà non solo colpisce più duramente tali redditi, ma esaminando attentamente
alcune misure si scopre una ulteriore ghettizzazione economica degli operai e del loro
tenore di vita, inoltre si cominciano ad introdurre altre stratificazioni tra gli operai stessi.
Per esempio la nuova tassa automobilistica, con la scusa di agevolare lindustria dellauto, penalizza sempre più i possessori di auto vecchie e gratifica le Euro4, aumenta quindi il divario tra chi può permettersi solo auto usate e coloro che ogni due anni possono comprarsi lauto nuova.
Altro esempio: le agevolazioni fiscali per le spese di palestre e di attività sportive traccia una nuova demarcazione a vantaggio di aristocrazia operaia e di piccola borghesia contro la massa degli operai.
Ancora: le maggiori detrazioni per i figli penalizzeranno i giovani operai. Quelli che
si ammazzano di più nelle fabbriche che, rispetto allaumentato del costo della vita saranno costretti a nuove rinunce oltre che ad un modello di vita diverso dai colleghi più anziani.
Rispetto alla politica di Berlusconi che privilegiava sfacciatamente gli strati alti
della società e per questo provocava scioperi e proteste in metà della popolazione,
Prodi usa un occhio di riguardo verso gli strati superiori dei lavoratori staccandoli dal resto degli operai, creando dei piccoli privilegi che servono a stabilizzare una differenza di interessi e ad isolare gli operai e gli strati più poveri dal contesto sociale.
Berlusconi non badava al debito pubblico, se ne fregava delle direttive europee
sui vincoli di bilancio, rischiava pure la bancarotta, rastrellava soldi e li devolveva
alla media e alla piccola impresa, che era anche la sua vera base elettorale.
Prodi, da ligio manager di stato, sta attento al bilancio e ai richiami europei. I
fondi raccolti li versa alla grande industria e si costruisce uno strato di piccola borghesia impiegatizia e non a fare da massa elettorale.
Memori di come hanno potuto impunemente raddoppiare i prezzi con lintroduzione delleuro, commercianti e produttori di ogni livello spingono alla protesta di piazza perchè non si rassegnano e non rinunciano facilmente alla possibilità di ottenere
ancora sconti e privilegi. I sindacati invece tacciono e proclamano manifestazioni per
altri obiettivi. Condannano la piazza dissenziente e non allineata tacciandola come violenta e pericolosa, e si beccano i fischi a Mirafiori.
Si sta preparando la nuova riforma pensionistica che prevede lallungamento
delletà pensionabile, un altro bel regalo, che da sempre ci viene dal centrosinistra sempre più centro e oramai poco sinistra, e il PdCI , partito di cui sono dirigente, ha le sue responsabilità abbiamo solo una discolpa i numeri insufficienti, pochi per poter spostare lasse a sinistra, e per senso di responsabilità la si vota. Io non so se lavrei fatto, al contrario del sicurissimo Sen. Barbato.
Nello Di Palma
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