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Cronaca Redazione 18 gennaio 2007 00:06 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sono le 18.00 di un normale Venerdì al campo sportivo "Pantano" di
Marigliano.
L'U.S.C. Mariglianese è una società giovane, così come lo sono i giocatori che la
compongono. Ragazzi poco più che ventenni come Coppola Gennaro e Allocca
Francesco sino ad arrivare ai poco più che trentenni come Pulpito Francesco e
Varchetta Felice, tutti ragazzi con un'unica passione: il calcio.
Ma come è possibile allenarsi in queste condizioni di visibilità ?Solo tre
fari sul lato destro del campo? Non è possibile.eppure è così. Durante la
partitella, chi è fortunato si trova sul lato destro del campo ha una visuale
abbastanza soddisfacente, ma chi gioca a sinistra? Da questa parte si vede solo
una sagoma. Chi sarà mai? Boh!! Nell'incertezza è meglio non passargli il
pallone.
Da più di tre anni è stato chiesto un aiuto al Comune di
Marigliano,all'assessore allo sport, per permettere alla squadra dell' U.S.C.
Mariglianese di effettuare gli allenamenti in condizioni di visibilità normale,
ma fino ad oggi nulla è stato fatto.
Ogni mercoledì e venerdì per due ore i ragazzi sono pronti ad allenarsi
sotto la guida attenta dei mister Nappi-Esposito. C'è chi ha lasciato la propria
fidanzata ad aspettarlo, c'è chi ha lasciato gli amici al bar,c'è chi ha salutato
moglie e figli e c'è chi, come il mister Esposito, fa 30 km per venire da
Napoli sino al campo. Tante storie e tante vicende che si intrecciano , ma tutti
sono lì a correre e a sudare. Si, perché loro sentono davvero di rappresentare
una città ed ogni domenica scendono in campo per cercare di portare il nome della
propria squadra nelle parti alte delle classifica, per mantenere vivo il calcio a
Marigliano, per poter dire: anche qui c'è una squadra di calcio che gioca e
combatte.
Ma quello che più ci domandiamo è perché chi davvero istituzionalmente
rappresenta la cittadina di Marigliano è sorda verso questo problema? Stiamo
parlando di sport e di persone ( tra giocatori,dirigenti e mister) che si
impegnano e si sacrificano per esso.
Nulla ancora è stato fatto ma i ragazzi ci credono ancora e sperano che il nuovo
anno porti la "luce" al campo sportivo Pantano.
L'allenamento è terminato e tutti si ritirano verso gli spogliatoi per la
meritata doccia.
Il custode,sig. Antonio, chiede di chiudere l'interruttore delle luci. Gennaro lo
fa , ma in molti non notano la differenza.
f.p.
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