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Cronaca Redazione 13 marzo 2007 23:42 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Una volta si diceva (e noi lo diciamo ancora) che la politica altro non fosse che lo strumento per migliorare le condizioni materiali di vita della popolazione, per risolvere quei problemi che impediscono a uomini e donne di una comunità di vivere in maniera dignitosa.
Oggi a Marigliano la politica è uno strumento, che viene però usato in maniera distorta, seguendo interessi di parte, percorsi poco chiari e distinguibili da quella popolazione che viene intesa e considerata solo quando deve esprimere una delega. Il più delle volte in bianco.
Oggi però si è arrivati al punto di non ritorno. Le periferie della nostra città sono qualcosa di indecente, al limite dell'immaginazione. Cumuli di rifiuti che occupano le strade in tutta la loro ampiezza, a pochi metri da case e scuole con il rischio sempre più concreto di epidemie, a maggior ragione ora che si avvicina la stagione calda. Pontecitra è uno spettacolo desolante. È come entrare in un girone infernale, si intuisce Pontecitra dalla puzza. Dante non è arrivato a immaginare questo.
E in questa situazione, la nostra Amministrazione cosa fa? Si perde in discussioni dotte su quale tecnologia possa servire in un futuro remoto e non spiega perché nel vicinato non si arrivi a questi livelli di indecenza. E neanche rassicura i cittadini, limitandosi di tanto in tanto a soluzioni tampone che non risolvono il problema se non per poche ore.
Rifondazione Comunista chiede al sindaco una presa di posizione pubblica su quanto accade a Marigliano, e nelle periferie in particolar modo; chiede risposte chiare e celeri; chiede la dichiarazione di "emergenza sanitaria".
Vada, il signor sindaco, a Pontecitra (se mai riesca a passare) e dia, per una volta, la senzazione che la politica è ancora uno strumento per migliorare le condizioni materiali di vita della popolazione.
Circolo Ernesto "Che" Guevara - Marigliano
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