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Cronaca Redazione 03 maggio 2007 23:37 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
A Brusciano si è discusso di "Stato Sociale Legalità e Cittadinanza" agli
incontri di evangelizzazione del sociale organizzati dalla Diocesi di Nola.
Nella sala congressi della Chiesa S. Sebastiano Martire con il parroco Don
Giovanni Lo Sapio si è svolto il penultimo dei cinque incontri formativi intitolati
alla "carità dentro la storia, testimoni di speranza", promossi dalla Diocesi di Nola
ed inaugurati il 24 gennaio dal vescovo Mons. Beniamino Depalma.
I destinatari, oltre agli operatori pastorali e delle varie associazioni, sono
"tutti gli uomini di buona volontà , anche non credenti, che sono alla ricerca, per un
impegno al servizio della persona e della società ".
Il pomeriggio del 2 maggio 2007 si è discusso di "Stato sociale, Legalità e
Cittadinanza" con il responsabile dell'Ufficio Problemi sociali e Lavoro, Giustizia e
Pace , Salvaguardia del Creato, Don Aniello Tortora ad aprire e concludere l'incontro.
Il relatore principale, dott. Franco Pastore, magistrato del tribunale di Napoli, nel
suo ampio, articolato e coinvolgente intervento ha richiamato il dettato costituzionale
ed i valori di riferimento maturati in clima unitario al di sopra delle appartenenze
politiche degli stessi costituenti. Il principio personalistico e solidaristico è il
faro di riferimento che pur nella crisi del nostro tempo non deve mai essere oscurato.
La stessa Chiesa deve resistere all'incalzare dei tempi che cambiano.
Purtroppo la crisi dei valori si fa sentire, negli aggregati sociali di varie
dimensioni, famiglia, associazioni, partiti, mondo del lavoro, apparati dello Stato e
della pubblica amministrazione.
Il ruolo della Chiesa e dei laici, invocato dal Concilio Vaticano II, ormai trascorsi
più di 40 anni, deve essere ancora pienamente affermato. Il dott. Pastore ha citato
anche il discorso di Giovanni Paolo II, tenuto durante la sua visita del 10.11.1990 in
questa terra martoriata, contro le organizzazioni criminali.
Il magistrato ha osservato con grave rammarico che purtroppo "si respira
un'aria di assuefazione. Non ci indignano più, non abbiamo più lo stimolo, la forza di
gridare e questo porta la fine della speranza". Il cristiano di oggi deve riscoprire il
messaggio evangelico e la dottrina sociale della Chiesa per fortificarsi ed essere
efficace nel necessario rinnovamento culturale, sociale e politico.
Don Aniello Tortora ha sottolineato, nelle sue conclusioni, la necessità di "riscoprire
il senso dell'altro e costruire la responsabilità comunitaria". Un filo di speranza
sembra rinascere anche a Brusciano e con essa la volontà di un definitivo riscatto.
Comunicato stampa
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