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Cronaca Redazione 04 agosto 2007 19:36 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
In data 27 luglio 2007, da una Giunta Municipale senza Margherita e Democratici di Sinistra, è stata approvata la nuova variante al piano regolatore generale. Alla conferenza stampa di presentazione assenti gli esponenti dei due partiti fuori esecutivo. Ad esprimere un commento e a ritornare sulle ragioni dell'ultima crisi politico - amministrativa che ha investito la compagine di governo locale è stato il consigliere regionale Sebastiano Sorrentino, che ha rilasciato un'intervista alla nostra testata.
Sebastiano, la nuova variante al piano regolatore è stata approvata ed è stato presentata alla città con un manifesto, comparso sulle cantonate cittadine negli ultimi giorni. Quale è la posizione della Margherita?
Non abbiamo niente da obiettare. Se è stato fatto qualcosa a favore dei cittadini di Marigliano non possiamo che essere contenti. D'altra parte, proprio dalle fila della Margherita era stato ripetutamente chiesto all'amministrazione di accelerare il passo rispetto a questioni di forte interesse collettivo come l'approvazione della variante al piano regolatore generale e alla realizzazione del piano degli insediamenti produttivi. Si tratta di questioni rispetto alle quali, ci tengo a sottolinearlo, non avevamo alcun interesse, come non avevamo interessi per la realizzazione del sito di compostaggio, rispetto al quale eravamo pronti a discutere, nonostante fosse frutto di scelte assunte a livello regionale
È corretto dire che esiste una maggioranza Udeur - Sdi? E la Margherita è dentro o fuori? E se è fuori, è uscita oppure è stata cacciata?
Siamo stati cacciati con il pretesto dell'azzeramento della Giunta Municipale. Nessuna delle motivazioni fino ad ora addotte a giustificazione della crisi sono vere. La crisi non ha, ad esempio, niente a che vedere con la delibera di chiusura del centro storico, con la delibera di istituzione di un albo degli avvocati e con la realizzazione di un sito di compostaggio. Al sindaco e alla Giunta avevamo ripetutamente rintuzzato scarsa trasparenza, soprattutto in materia di appalti. Il nostro assessore alle Finanze fino a pochi giorni prima dell'azzeramento aveva dato filo da torcere su alcune questioni. Per questo siamo stati cacciati. Per quanto riguarda l'Amministrazione "Udeur - Sdi" poco importa come viene chiamata. La cosa certa è che questa Amministrazione non è quella votata dagli elettori. Poi francamente sono sconcertato dalle scelte dello Sdi. In un recente passato, anche alla Margherita era stato proposto di cacciare dalla maggioranza i socialisti. Il nostro partito non ha voluto essere complice di un'operazione che avrebbe inflitto un duro colpo alla coalizione di governo, così come si era delineata prima e dopo le elezioni del 2005. Mi aspettavo la stessa lealtà dallo Sdi.
All'inizio di luglio, nel corso di un'altra intervista, riferendosi al senatore Tommaso Barbato ha parlato di arroganza politica, riferendosi al sindaco ha asserito di avere tanta poca stima di lui da non parlargli se non sono presenti altre dieci persone, sostenendo che non mantenga la parola data. Alle sue affermazioni hanno fatto seguito risposte dai toni forti. Il senatore ha praticamente rimarcato, tra le righe, che lei abbia avuto un ruolo politicamente attivo per anni, ma abbia consentito che la città arrivasse al degrado. Dal canto suo, il sindaco l'ha accusata di non aver tenuto in debita considerazione la competenza, la caparbietà e la determinazione con la quale sono tenute da lui le redini della coalizione. Il suo pensiero?
Forse i cittadini non sono della stessa opinione del senatore Barbato. Corre l'obbligo di ringraziarli per il loro sostegno. In tanti anni, a loro avviso, qualcosa avrò fatto di buono per essere ripetutamente eletto, raddoppiando i consensi, senza investire ingenti somme di denaro nelle campagne elettorali. Il sindaco dovrebbe imparare ad essere realista. Deve la sua elezione ad un'intera coalizione, che ha, poco a poco, smembrato. I dati elettorali del 2005 dicono che buona parte dei voti sono confluiti sul suo nominativo attraverso le liste che ne sostenevano la candidatura. D'altra parte, Felice Esposito Corcione non ha mai avuto voti personali. Diversi anni fa, decise di candidarsi. Ottenne poche decine di voti, che non bastarono a garantirgli neppure l'elezione a consigliere comunale. Il sindaco ha messo la Margherita in una condizione di forte disagio quando ha venduta la città in cambio di tre posti di lavoro, uno dei quali a favore di un suo congiunto, mentre erano in atto le procedure del cambio di gestione del servizio idrico integrato. Non abbiamo mai condiviso le scelte dell'Amministrazione, ma in Consiglio Comunale il nostro partito ha votato a favore per spirito di coalizione. Eppure la coalizione è stata smantellata. Devo dire che, personalmente, continuo a non condividere certe scelte e se intervenissero modifiche normative che riportassero la gestione del servizio sotto controllo pubblico ne sarei contento.
In questo momento, qualcosa la infastidisce in maniera particolare?
Si. Non comprendo le ragioni che portano ad accomunare fatti che riguardano il mio ruolo di consigliere regionale e questioni amministrative locali. Mi spiego. Ho un ruolo all'interno della Margherita che è rappresentata istituzionalmente sul territorio di Marigliano. E' naturale che segua quanto accade in città , fermo restando che non ho mai imposto le mie convinzioni e le mie scelte ritenendo che in un partito si proceda a maggioranza e fermo restando che non mi sono mai preso personalmente meriti per le azioni portate avanti dall'amministrazione locale, non essendo né assessore né consigliere comunale. Mi disturba che si dica che abbia presentato una nuova interrogazione sulle somme urgenze dell'acquedotto per colpire qualcuno per fatti che riguardano la mia città . Ritengo che, essendo chiamato a livello regionale a discutere ed approvare i bilanci, abbia il diritto di conoscere le modalità con le quali vengono spesi i soldi della pubblica amministrazione, soprattutto in un'ottica di indirizzo politico nazionale e locale di contenimento della spesa e di tagli al superfluo. Non esistono intenti persecutori. Non credo di dover dare altre spiegazioni o di dover ricercare accordi interni alla maggioranza regionale. Mi sto limitando ad esercitare le mie funzioni. Spero, tra l'altro, di avere una risposta chiara e dettagliata alla mia nuova interrogazione.
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