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Cronaca Redazione 11 settembre 2007 01:02 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
10 settembre. Oggi è stata, come si dice, una giornata campale … per la democrazia.
Niente di concreto beninteso. Nessuna conferma. Ma se due più due fanno quattro a breve sarà riaperto il centro storico.
E quindi dal
teatro di Pirandello
si passa alla farsa. A quel componimento contenente una miscela di serio e di ridicolo, che un tempo serviva a riempire, come intermezzo, un componimento drammatico.
E' da settimane che si parla, in alcuni casi si straparla, della chiusura del centro storico.
Prima l'attuazione tardiva, doveva essere applicata già dall'8 giugno, della delibera comunale che ne sanciva la chiusura. Poi la "ribellione" di Giancarlo. Infine il ricorso al
reato di "ignoti"
: divelti e rubati i paletti che chiudevano l'accesso a via Giannone e a piazzetta Annunziata. E questa stasera la degna conclusione.
I segnali sono alquanto concreti. Oggi nel primo pomeriggio pare che l'assessore Sodano abbia dato le dimissioni, perché s'era paventata l'ipotesi di ridiscutere la famosa delibera nella maggioranza. La qual cosa è puntualmente avvenuta nel tardo pomeriggio: tutti seduti intorno a un tavolo, Udeur, Sdi e il sindaco.
Aggiungete a tutto ciò che un noto personaggio politico passando davanti alla macelleria all'inizio di via Giannone pare abbia detto a mo' di rassicurazione : "Se domani non si apre il centro storico cadrà il Consiglio Comunale", suscitando sorpresa e sgomento nelle persone presenti . E il quadro appare in tutto il suo "splendore".
Il sindaco, comunque, stasera ha ammesso che si sta discutendo per migliorare la condizione del centro storico e per alleviare i disagi a cui stanno andando incontro i residenti e i commercianti, ma ha confermato ancora la chiusura per domani. Intanto stasera lo Sdi si è riunito per "riflettere".
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