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Cronaca Redazione 25 marzo 2008 09:58 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
Stiamo vivendo una campagna elettorale in sordina. I soliti manifesti, le solite facce. Per fortuna non vediamo le solite file sotto le segreterie politiche. O gli elettori hanno capito o non c'è più granché da promettere. Eppure argomenti veri da discutere in Campania ce ne sono. Nella nostra città c'è il più scottante di tutti: I RIFIUTI, o, come siamo soliti dire, la MONNEZZA.
Abbiamo subito un affronto, cosa che fu sventata nel 2001. Perché è accaduto?
Andiamo per ordine:
1) Nel 2001 avevamo a che fare con un Commissario che era anche Presidente della Regione, quindi una mentalità più aperta al dialogo ed al confronto. Oggi il commissario era un ex capo della polizia, quella di Genova. Chi sa se vi ricorda niente. Stranamente, l'incarico gli è stato conferito dal Governo Prodi.
2) La scelta del sito di stoccaggio di Marigliano, poteva essere scongiurata o in sede Nazionale o in sede regionale. A Roma Marigliano aveva 2 parlamentari, l'on. Paolo Russo, ex Presidente della Commissione bicamerale per i rifiuti, oggi all'opposizione, quindi in un sistema maggioritario contava meno di zero. Il senatore Barbato, il quale, a causa dei suoi atteggiamenti e della sua notorietà , non poteva aprir bocca. In Consiglio Regionale, il Consigliere Sorrentino, stando alle sue dichiarazioni del passato, dal Presidente della Regione non viene neppure ricevuto. Il piano De Gennaro fu preparato dai tecnici della Regione, quindi è tutto detto.
3) Quando cominciò a balenare l'ipotesi che Marigliano diventasse sito di stoccaggio, il Sindaco si attivò presso il Procuratore della Repubblica di Nola e presso il Prefetto di Napoli per scongiurare l'ipotesi. Non mi è dato sapere con chi altri ha interloquito, il risultato lo sapete tutti.
4) Alla pubblicazione della prima Ordinanza Commissariale, giustamente, la città si mobilitò (tanti con la presenza al sito, tantissimi con il sostegno morale, ma come sempre continuando le loro attività lavorative), si riunì il Consiglio Comunale, deliberò di opporsi in tutte le sedi all'ordinanza e di costituire un comitato di lotta coordinato dal Consiglio Comunale.
5) Il Sindaco capeggiò la contestazione e fu perfino osannato quando fece lo sciagurato gesto di togliersi la Fascia e buttarla via. Per quanti non lo sapessero quella Fascia tricolore rappresenta l'interezza del Popolo Italiano che è riunito nella Costituzione Repubblicana e nelle Istituzioni che La rappresentano; non la possono indossare tutti, disfarsene equivale ad un atto di abdicazione al ruolo. Non tutti quelli che hanno visto o saputo sono ignoranti. Queste cose si pagano!
6) Il giorno successivo fui a stretto contatto col Sindaco chiedendogli di non fare altri gesti emotivi; purtroppo il carattere è quello che è,… cominciò l'attacco verbale alle Istituzioni. Non era più il Sindaco ma un capopopolo. Decisi di eclissarmi e limitarmi a mettere in atto i deliberati del Consiglio Comunale, cosa che insieme alla Giunta fu fatta.
7) Impugnammo l'ordinanza Commissariale, ci costituimmo parte civile nel procedimento contro Bassolino. Marigliano si poteva ancora salvare se Bassolino si fosse dimesso, tant'è che i lavori di sistemazione del sito andavano a rilento . Per un caso fortuito lasciarono la maggioranza regionale i consiglieri socialisti. Bassolino si regge con i voti del PD e della sinistra arcobaleno. Bastava che si fossero dimessi i consiglieri regionali di Rifondazione Comunista e tutto si sarebbe risolto. Il piano De Gennaro non vale una rielezione al Senato, allora cosa blatera il senatore di Pomigliano mio omonimo? E' la storia di sempre: si starnazza nell'aia e si razzola nel pollaio, se poi si riesce a fare le due cose nello stesso posto è carnevale!
8) Da quel momento sono sorti i comitati spontanei, si sono avuti vari incontri con i subcommissari, il Sindaco da solo, il Sindaco accompagnato dai rappresentanti dei comitati, i comitati da soli, Sindaco comitati onorevoli e senatori insieme, apparizioni televisive, scienziati etc etc. Ma chi rappresentava Marigliano? Booh!
9) La protesta era sorta per una giusta rivendicazione. I cittadini di Marigliano nel 2001 capirono la lezione e da allora si sono attivati con la raccolta differenziata che costa loro più che in altri comuni. Oggi sono docenti universitari in differenziata. Per questo principio non ci potevano scaricare la monnezza di Napoli, simbolo della incapacità amministrativa di Bassolino Iervolino Pecoraro Scanio e dei loro accoliti. Come sono uscite in mezzo le morti di cancro e la bonifica? Cose, per intenderci, sacrosante ma in questo momento sostenibili e confutabili, come puntualmente è avvenuto. A mio parere andavano sostenute in altro contesto. Ora ci vogliono far passare per bonifica la pulizia del suolo. Dopo il danno la beffa!
10) Non è ancora finita. Non si spendono 1.800.000 euro per un sito di stoccaggio provvisorio. Il termovalorizzatore di Acerra con decreto del governo è stato declassato a termodistruttore; quale posto migliore di Bosco Estirpato per attrezzare un sito di trasferenza per Acerra? Ed i compagni del senatore mio omonimo, in consiglio regionale neppure si dimettono dalla maggioranza!
11) Secondo me il particolato dei tubi di scarico delle auto è ugualmente dannoso per la salute quanto il percolato o la diossina da rifiuti eppure quando mi sono battuto contro il Sindaco, i commercianti di Via Giannone ed il Potente senatore Barbato per far chiudere al traffico Piazza Annunziata, tutti questi comitati, gli arrabbiati, le associazioni ambientaliste dove stavano? In villeggiatura? Come si vede qualcosa ho cercato di fare anch'io. Mi sono trovato solo con il Partito Socialista e qualche solidarietà individuale.
12) Il Sindaco sostiene di aver firmato l'ultimo accordo con De Gennaro assumendosi la responsabilità nell'interesse della città . Può darsi, ma per come l'ho conosciuto, in questi mesi di collaborazione, non si assume responsabilità se non debitamente garantito dai potenti. Almeno in questo, senza ombra di smentita, mi ritengo immune da colpe.
Volete i responsabili della sconfitta? Non sono nell'Amministrazione! Cercate altrove!
Giuseppe Sodano
Assessore comunale
Candidato al Senato per il Partito Socialista
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