20/04/2024
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Cronaca Redazione 18 aprile 2008 22:50 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
All'inizio di una nuova legislatura riteniamo opportuno stilare una sorta di
promemoria al deputato Paolo Russo, al quale va il nostro augurio di
proficuo lavoro.
Crediamo che sia fondamentale impostare una politica di rilancio di
Marigliano, a cominciare dai beni culturali. Ora più che mai, è necessario
un suo impegno affinché si faccia promotore in Parlamento e presso il nuovo
Governo di provvedimenti, volti a tutelare e a valorizzare i "tesori
archeologici" della nostra città .
Gli eccezionali ritrovamenti avvenuti negli scorsi mesi a via Sentino, via
Nuova del Bosco, via Antica del Bosco e in passato, anche a via Ponte delle
Tavole, impongono azioni e interventi mirati. Le cose da fare sono chiare e
ben definite.
Il primo adempimento è l'istituzione del Parco Archeologico di Marilianum
con un Ente di gestione che programmi ed attui le attività e gli interventi
necessari per il conseguimento delle finalità istitutive. (La sede del Ente
parco può essere allocata presso uno dei casali settecenteschi della zona:
Masseria Nicotera o Masseria Monda che potrebbero essere recuperati e
valorizzati anche in funzioni sociali).
Siamo certi che l'istituzione di un parco archeologico a Marigliano possa
avere ottime ricadute occupazionali per la città . Nella valorizzazione di un
sito archeologico, infatti, è coinvolta una serie di soggetti, imprese,
attività e professioni che, oltre a quelli della filiera del turismo e dei
beni culturali (archeologi, architetti, geologi, paleontologi, storici
dell'arte, archivisti, restauratori ecc.), abbracciano i settori delle
infrastrutture, delle tecnologie digitali, della comunicazione, del cinema,
della formazione ecc.
Nel nostro paese, inoltre, soprattutto in seguito all'entrata in vigore del
codice dei beni culturali e del paesaggio (dl n. 42/2004), si sono ampliate
le possibilità d'intervento dei privati anche nella gestione di servizi e
attività di vario genere sia all'interno dei musei e dei siti archeologici
sia all'esterno e a favore di essi. Secondo studi recenti, le
professionalità più richieste riguardano manager e organizzatori di eventi
culturali, mostre ed esposizioni, addetti al marketing, esperti nella
didattica e nelle attività formative, tecnici per la creazione di software
per l'archeologia computazionale o per la ricostruzione virtuale dei siti.
Il parco archeologico di Marilianum è quindi un tentativo serio di far
coniugare lo sviluppo economico sostenibile con la fruizione sapiente del
patrimonio culturale in un contesto di tutele, sviluppando nel contempo una
nuova sensibilità , una nuova cultura e un nuovo approccio da parte
soprattutto delle future generazioni, affinché evitino i disastri che quella
attuale sta procurando ai siti archeologici, ai monumenti, all'ambiente
della nostra città .
>Non si deve mai dimenticare infatti che il turismo non
vende solo camere d'albergo o pacchetti turistici: vende soprattutto
emozioni, sogni, esperienze. E queste cose le possono dare solo ed
esclusivamente i monumenti, le opere d'arte, il patrimonio storico, i siti
archeologici, i «paesaggi culturali», a patto che questi vengano conservati,
gestiti, valorizzati e «comunicati» dalle persone e dalle comunità cui
appartengono.
Nell'ambito del progetto "Parco archeologico di Marilianum" si inserisce
anche il restauro del complesso monumentale dei "Santi Giuseppe e Teresa",
sede dell'ex Convitto Antonia Maria Verna nel centro storico. Il complesso
monumentale si presta benissimo a diventare il museo storico-archeologico
della città . Non possiamo consentire che i numerosi reperti (vasi, monete,
affreschi, elementi decorativi) recuperati e da recuperare a via Sentino
siano conservati e esposti in altri musei campani. Marigliano deve avere il
suo museo civico.
Questa città dopo anni di promesse ora attende i fatti e spera in un suo
forte impegno a sostegno del patrimoniodemoetno antropologico del nostro
territorio.
19 aprile 2008
Comunicato stampa
a cura del Laboratorio Carafa e del Comitato pro Borgo
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