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Cronaca Redazione 23 aprile 2008 22:14 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il TAR CAMPANIA, con sentenza 14.4.2008 n. 2135 resa dalla Prima Sezione ha annullato il Piano Regionale delle Attività Estrattive, accogliendo il ricorso n. 5497/2006 proposto dai Comuni di Tufino, Casamarciano, Visciano con l'intervento ad adiuvandum del Comune di Palma Campania e dell'Agenzia Locale di Sviluppo dell'Area Nolana S.c.p.A., tutti difesi dall'Avv. Alessandro Biamonte.
Una significativa vittoria, sorretta dalla tenacia con cui tutte le amministrazioni assistite dal sottoscritto hanno creduto fortemente nella illegittimità di uno strumento che introduceva intensi squilibri ambientali in un'area già martoriata dalla crisi rifiuti e dall'intenso sfruttamento del territorio sul piano estrattivo (ormai alla saturazione).
Significativamente il TAR ha riconosciuto la grave illegittimità insita nell'estromissione delle comunità locali dalla pianificazione che, in silenzio, è stata oggetto di una attività tutta interna all'amministrazione per il tramite di un commissario ad acta, nominato al culmine di un tormentato iter durato quasi un decennio senza che si riuscisse a pervenire ad un concreto risultato.
Ancora una volta ad essere censurata è l'attività di un commissario, che, con i suoi poteri, supplisce dal punto di vista procedimentale alle attività che l'amministrazione, in via ordinaria, è incapace di attuare.
Avv. Alessandro Biamonte
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