Cronaca
Redazione
27 maggio 2008 00:28
Circa 4 minuti per leggerlo
stampa
IL COMITATO "TERRA MIA": BERTOLASO CI DÀ RAGIONE
Il Comitato Terra Mia, con due suoi autorevoli esponenti, Il prof. Giuseppe Caliendo, Ordinario di Chimica
Farmaceutica, e l'architetto Nino Serpico, ci ha inviato le dichiarazioni di Bertolaso pubblicate da IlGiornale.it,
sabato 24 magggio 2008.
In quelle dichiarazioni...("Abbiamo visto che qualcuno ha presentato degli studi epidemiologici che
tendono a sminuire la gravità del problema, a dire che non ci sarebbe poi questa grande emergenza... Siccome gli
studi li ho commissionati io, a soggetti come l'Organizzazione mondiale della Sanità , mi permetto di dire che non
sono d'accordo. C'è una zona che chiamano il triangolo...")
Bertolaso sembra confermare tutto
ciò che sta denunciando da tempo il Comitato "Terra Mia" e contraddice il dott. Greco che ha definito lo studio:
"Trattamento dei rifiuti in Campania, impatto sulla salute umana. Correlazione tra rischio ambientale da rifiuti,
mortalità e malformazioni congenite",
condotto dai Ricercatori (Medici, Biologi, Chimici, Informatici ecc. tutti professionisti esperti e accreditati,
come ben si evince dalle loro ricerche) appartenenti a:
Organizzazione Mondiale della Sanità , Centro Europeo Ambiente e Salute;
Istituto Superiore di Sanità , Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria;
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Fisiologia Clinica;
Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania;
Agenzia Regionale Protezione Ambiente della Campania;
come
uno studio ecologico, perché in effetti è di questo che si tratta.
Ecco l'articolo de
IlGiornale.it:
Si presenta con un piglio tutto nuovo, ma per dare un segnale di continuità istituzionale, porta al tavolo
della conferenza stampa i suoi due predecessori il prefetto Pansa e il commissario De Gennaro, con il generale
Moretti: "Avete visto che affollamento? Abbiamo battuto tutti i record". Poi scherza su di sé: "Visto che il decreto
(firmato ieri dal Capo dello Stato, ndr) non è stato ancora pubblicato, in questo momento io stesso sono un...
clandestino".
Ma le battute finiscono qui:
"Rispetto all'ultima volta che mi sono trovato a
gestire questa emergenza, sono molto, molto più preoccupato". Guido Bertolaso, responsabile della Protezione
civile e sottosegretario per l'emergenza rifiuti, si presenta così. In una conferenza stampa senza peli sulla
lingua, con qualche piccolo colpo di scena, che mantiene il mistero (ancora per 24 ore) sui dieci siti individuati
per realizzare le discariche, e che addirittura parla di ostacoli incontrati sul suo cammino:
"Vi sono state
delle resistenze di alcuni colleghi burocrati che si sono opposti alla mia nomina". Solo a
sentire queste parole, fra i giornalisti corre un brusio. Chi? Come? "Nomi non ne farò", tronca il discorso
Bertolaso. Ma fra i corridoi della prefettura circola il nome di Barbara Contini che forse avrebbe gradito assumere
alcune delle deleghe che oggi toccano all'uomo della Protezione civile.
Ma la conferenza stampa di Bertolaso da un lato mostra che la scelta di Berlusconi è chiara, dall'altro che il neo
sottosegretario ("Avete visto non sono venuto con la divisa della Protezione civile") ha già impostato il proprio
lavoro:
"Ora il progetto è serio, fattibile". C'è anche qualche novità . Ad esempio che gli inceneritori
saranno quattro e dovranno anche smaltire i disastri ambientali creati dalle famose ecoballe:
"A chi dice che
quattro sono troppi, faccio notare che dobbiamo smaltirne 7 milioni". Quindi la prima conferma che arriva è che
i termovalorizzatori bruceranno tutto, ma proprio tutto:
"D'altra parte è la stessa cosa che accade in Germania,
quello che ora noi mandiamo lì, è un tal quale, ovvero rifiuti non selezionati. Se lo fanno lì, non capisco perché
non potremmo farlo qui".
Poi, non senza una nota di polemica:
"Abbiamo visto che qualcuno ha presentato degli studi
epidemiologici che tendono a sminuire la gravità del problema, a dire che non ci sarebbe poi questa grande
emergenza... Siccome gli studi li ho commissionati io, a soggetti come l'Organizzazione mondiale della Sanità , mi
permetto di dire che non sono d'accordo. C'è una zona che chiamano il triangolo..." (qui Bertolaso si ferma, ma lo
chiamano il triangolo della morte e c'è il maggior numero di ecoballe e discariche, ndr) "ebbene, noi quel triangolo
vogliamo bonificarlo". Certo, non tutto è chiaro. Ad esempio quali siano i siti che verranno
effettivamente utilizzati e quali no. Infatti il sottosegretario spiega: "Nella lista ne metteremo tanti, poi
decideremo quali usare e quali no". Gli chiedono, per esempio di Serre, dove c'è la famosa cava, che lui aveva
prescelto, e che non aveva potuto utilizzare: "Adesso qualcuno dice che mi vorrei vendicare? E scaricare tutto lì?
Siamo proprio terra-terra, non è nel mio costume, non esiste, avete visto che io mi sono perfino fatto circondare
dai manifestanti per dialogare con loro. Figuratevi se io voglio punire qualcuno".
Discuti l'Argomento sul Blog
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti