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Cronaca Redazione 17 giugno 2008 00:19 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
L'attacco della GORI alle tasche dei cittadini di tutto il comprensorio di ATO3 è forte e la protesta dilaga e si diffonde in moltissimi Comuni.
Il 18 Giugno il Ministro Tremonti presenterà il suo "piano di sviluppo", un disegno di legge che prevede la messa in gara di tutti i servizi pubblici in particolare "dell'acqua", con la complicità e l'appoggio di una opposizione scalcagnata, e con le pezze al culo.
Sembra proprio che le politiche neo-liberiste riescano ad esistere solo precarizzando sempre più la vita delle persone, consegnando nelle mani dei poteri forti e del grande capitale finanziario tutti i beni comuni, in una logica perversa di espropriazione continua e totale dei diritti.
Dalla sanità pubblica sempre più ridotta al lumicino, ad una scuola stracolma di precari, con libri di testo sempre più costosi per la "mattanza economica" che si consuma ogni anno a discapito delle famiglie, sempre più sole e sempre più in difficoltà economica per mantenere i propri figli a scuola, ad un territorio martoriato e stanco alla privatizzazione di un bene assoluto come l'acqua. E' la mercificazione della vita stessa, è il piegare l'esistenza delle persone al "dio mercato", è la negazione totale di qualsiasi forma di condivisione dei beni comuni è lo sfascio dei sentimenti e del sentirsi comunità .
Così mentre Berlusconi procede come un treno nelle privatizzazioni, a Pompei i partiti del centro-destra paradossalmente, prendono firme per non pagare più le bollette alla GORI, (le vessazioni in ATO3 sono appena cominciate), e questo la dice lunga su chi, anche a Marigliano, denigra una lotta di civiltà e democrazia come quella contro la privatizzazione dell'acqua, spacciandola per una lotta ideologica, marginale, di pochi esagitati, residui senza speranza del "partito dei NO".
Bollette pazze della "Gori" a Scafati, in provincia di Salerno, con il centrodestra e il centrosinistra uniti nell'attacco alla società che gestisce il servizio idrico integrato.
A Roccapiemonte, l' intera Comunità , mette alla porta in malo modo tre funzionari della GORI che volevano prendere possesso del servizio e della rete idrica. Il Comune di Roccapiemonte è uno dei pochi Comuni che ancora resistono alla privatizzazione. Eroi di altri tempi.
Il nostro Sindaco, invece, l'unica risposta che è riuscita a dare alle istanze dei cittadini sul tema acqua, è stata la chiusura del Conto Corrente Postale per impedire che i cittadini versassero le somme dovute per il servizio idrico al Comune, rivelando tutta la sua pochezza e ambiguità nel gestire le "grane politiche", oggi per l'acqua, ieri per Boscofangone. Che depressione!
Cosa è rimasto dei nostri Comuni? Quale ruolo ormai ricoprono i nostri Enti Pubblici? Quello di "gendarmi" a difesa degli interessi delle multinazionali e dei privati.
La "Democrazia" vale solo per chi se la può comprare!.
PER LA DIFESA DI TUTTI I BENI COMUNI,
CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA
Giovedi 19 Giugno alle ore 19,00 presso i locali della CGIL di Marigliano (di fronte all'Agip) assemblea del Comitato Cittadino di Lotta , contromisure e rilancio della lotta contro i privati dell'acqua. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
C.L.A.P. Comitato di Lotta per l'Acqua Pubblica
Antonio Molli
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