Cronaca
Redazione
19 giugno 2008 23:05
Circa 2 minuti per leggerlo
stampa
MARIGLIANO: A RISCHIO IL PIP
I LAVORI PER LE OPERE INFRASTRUTTURALI POSSONO FERMARSI PER I RICORSI DEI PROPRIETARI DEI SUOLI.
I SUOLI PIP ORA DEVONO ESSERE PAGATI CON IL VALORE VENALE DEL BENE
Il primo troncone dei lavori per la realizzazione delle opere infrastrutturali nelle aree pip incluse tra via Nuova del Bosco e via Sentino, sovvenzionati con fondi europei e regionali, da ultimare entro il 30 dicembre di quest’anno, potrà rimanere incompiuto a causa del prevedibile stop conseguente all’insufficienza di soldi per il ristoro ai proprietari dei suoli sottoposti ad esproprio per pubblica utilità .
La bozza del regolamento di assegnazione dei suoli ai richiedenti, artigiani, commercianti ed industriali, è pronta per essere licenziata dalla commissione comunale per le attività produttive ed entro la prima settimana di luglio la giunta municipale dovrebbe deliberarne il testo per il successivo invio e la definitiva approvazione del consiglio comunale.
All’ultima conferenza tra l’amministrazione comunale ed il consorzio degli artigiani di Marigliano, svoltosi presso l’hotel Casal dell’Angelo, a cui hanno partecipato il sindaco, Felice Esposito Corcione, l’assessore alla attività produttive, Sebastiano Sorrentino, il presidente del consorzio artigianale Multiservice, Angelo Romano, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Andrea Ciccarelli, il presidente del consiglio comunale, Luigi Terracciano, gli artigiani di Marigliano e buona parte dei consiglieri comunali, tra le rassicurazioni degli amministratori comunali agli intervenuti per completare l’iter burocratico per l’approvazione in consiglio del regolamento di assegnazione dei suoli e ultimare i lavori infrastrutturali nel tempo strettamente necessario, non oltre la fine di quest’anno, è emersa la necessità dell’ente di adeguare il pagamento delle indennità di esproprio alla luce della nuova normativa che fissa al valore venale del bene il prezzo da corrispondere ai proprietari dei terreni e non più calcolato sulla media tra il valore venale ed il reddito dominicale rivalutato.
Lo ha stabilito l’art. 2, comma 89, della legge 24 dicembre 2007, n° 244, che ha recepito le due recenti sentenze, nn° 348 e 349, della corte costituzionale, che ha censurato la precedente modalità di calcolo delle somme da liquidare ai proprietari, considerandole non adeguatamente proporzionate al valore reale del bene e per questo in contrasto con la convenzione europea dei diritti dell’uomo. La situazione del pagamento delle indennità di esproprio ai legittimi proprietari dei suoli è caotica ed incompiuta, con il grosso dei proprietari che non ha ricevuto un solo euro ed illegittima per quelli ancora in corso, liquidati, in tutto od in parte, con il vecchio metodo di calcolo.
Il valore venale dei beni sottoposti ad esproprio, sancito dalla L. 244, promette una miriade di ricorsi dei proprietari per ottenere la giusta indennità . Al di la della conclusione de lavori infrastrutturali, entro il termine della fine dell’anno in corso, il piano per gl’insediamenti produttivi sul territorio comunale rischia di fermarsi per sempre, per mancanza di fondi.
ESPOSITO CARLO
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti