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Cronaca Redazione 20 settembre 2008 22:58 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NAPOLI -Il centro commerciale Arenella-Vomero, che composto da circa 1600 esercenti è uno dei più grandi d'Europa, sta attraversando un periodo di crisi economica che sta costringendo i diversi negozianti a chiudere bottega.
La crisi economica corrente è uno dei motivi principali, ma fattori come la passata emergenza rifiuti e la mancanza di sicurezza contribuiscono indubbiamente al declino commerciale della zona collinare partenopea. "Ventisei negozi chiusi o in vendita, alcuni addirittura da anni. Una fuga continua di clienti ed esercenti verso la periferia, commercialmente più appetibile, serrande che restano abbassate per settimane e attività che cambiano proprietario due, tre anche quattro volte l'anno prima di lasciar spazio a vetrine sporche e desolatamente vuote".
Queste sono le parole del consigliere municipale, Ciro Manzo (AN), il quale attraverso le sue dichiarazione lascia trasparire grande preoccupazione per l'attuale situazione e testimonia i disagi dei commercianti di zona. Pizzerie, ristorante, abbigliamento, casalinghi, alimentari, nessuna categoria è stata risparmiata dalle chiusure.
"Questa è la situazione attuale del centro commerciale Arenella-Vomero - continua Manzo - che fino agli anni novanta contendeva, con successo, a quartieri come Chiaia, il primato dello shopping e del passeggio, oltre a quello commerciale ed economico. Oggi che la crisi fa sentire così pesantemente i suoi effetti nefasti, sarebbe anche l'ora di fare scelte decise e prendere decisioni anche impopolari, come la creazione dell'isola pedonale nella zona alta di Via Luca Giordano alla quale molti esercenti hanno dato il loro parere favorevole. Se negozi e locali, in zona Vomero, sono vuoti, in vendita o in affitto perenne, c'è anche un altro motivo. La crisi c'è e si sente - spiega Manzo - ma non si può trascurare che la richiesta di chi vende o affitta un locale è esorbitante. I prezzi, spesso e volentieri, sono fuori mercato. In Via Luca Giordano si chiedono anche 1900 euro al mese, in via Scarlatti oltre 2500 euro. Chi vuole aprire un'attività , a questi prezzi, rinuncia oppure sceglie un'altra zona dove la maggiore quantità e la concorrenza dell'offerta producono affitti meno esosi".
A testimoniare la gravità della situazione economica attuale interviene anche Vincenzo Perrotta, presidente Ascom Arenella-Vomero, il quale afferma che la crisi economica sta costringendo molti a rinunciare alla loro attività e che di conseguenza crescerà il numero i disoccupati. "La nostra economia è ferma - afferma Perrotta - e ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti si ripercuote anche su di noi. Da diverso tempo lanciamo l'allarme, molte attività commerciali stanno chiudendo o stanno per chiudere e di conseguenza si incrementerà il tasso di disoccupazione. La politica - conclude Perrotta - deve compiere azioni forti e deve intervenire sulla situazione economica e sul potere di acquisto".
Marco Altore
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