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Cronaca Redazione 11 dicembre 2008 23:46 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NAPOLI - La ritengo una reazione sbagliata e perseguibile a norma di legge, quell'assunta dal dirigente Sementa allorquando, dopo aver convocato, il giovane giornalista Alessandro Migliaccio negli Uffici del Comando Vigili, senza un vero motivo procedurale, ha, di fatto, minacciato ed aggredito ingiustificatamente lo stesso.
E' quanto dichiara -Manzo- che aggiunge: Il mio non è un pregiudizio "ideologico, ma mi chiedo: Chi arbitrariamente abusa della propria qualifica di pubblico Ufficiale per convocare senza alcuna motivo procedurale un cittadino, privandolo della propria libertà , e che usa un sistema che alimenta la discriminazione e facilita la violenza, i maltrattamenti e l'impunità , come può continuare ad avere responsabilità di comando?
Il Sig. Sementa non può continuare ad assumere la dirigenza della Polizia Municipale perché nella circostanza ha avuto un comportamento in aperto contrasto con il fondamentale riconoscimento del diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero ed esercitare il proprio legittimo mestiere. Deve essere subito cacciato via dal Comune di Napoli - conclude Manzo - ha dimostrato di non possedere i necessari requisiti psicofisici ed attitudinali per comandare.
Napoli non ha bisogno di uno "sceriffo" che opera in contrasto con la Legge. L'aggressione subita dal redattore A. Migliaccio del quotidiano "Il Napoli", ad opera del Comandante dei vigili urbani del capoluogo, Luigi Sementa, è una vera indecenza, una ferita insanabile alla dignità di una professione, quale quella giornalistica, che quotidianamente è alle prese con il difficile compito di mantenere il giusto equilibrio tra il diritto ed il dovere dell'informazione - afferma il Cons. Ciro Manzo -.
Da me in quanto soggetto istituzionale, ma prima ancora come uomo e poliziotto, proviene la più sincera stima e rispetto per il lavoro svolto dall'amico Migliaccio, e la più ferma indignazione per l'aggressione, che già di per se grave, è inconcepibile quando proviene da una tale carica, nonché ex ufficiale dei Carabinieri.
Purtroppo - conclude Manzo - non ci resta che constatare come nella nostra città manchi tra le altre cose anche la tutela dell'informazione, e come dopo questo esecrabile episodio sarebbe un atto decoroso da parte del Com.ante Sementa, dimettersi, e da parte della Iervolino, che tanto lo ha voluto senza un giustificato motivo, vista la sua totale inesperienza nel campo, chiedere scusa e lasciare quel posto che ogni giorno dimostra sempre più non meritare.
Marco Altore
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