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Cronaca Redazione 20 febbraio 2009 23:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
“La fusione a freddo tra Ds e Margherita sta dando i suoi frutti, o meglio le sue grane. Dopo l’improvviso dietrofront di Walter Veltroni, nel Partito democratico regna il caos. Si litiga praticamente su tutto”. E’ quanto scrive Ermanno Russo, consigliere regionale del Pdl e presidente della Commissione speciale di controllo sulle Politiche giovanili, disagio sociale ed occupazione, sul suo nuovo sito internet.
“Anche le tanto osannate primarie, volute dallo Stato maggiore dei democratici per legittimare prima Prodi e poi lo stesso ex sindaco di Roma – continua l’esponente di Forza Italia –, sono divenute qui in Campania ed altrove nel Paese motivo di dibattito e di scontro. Il tema è di bruciante attualità. L’abdicazione del leader Veltroni ha intimorito il gruppo dirigente vicino all’ex ministro Nicolais, candidato Pd alla Provincia di Napoli in virtù di un accordo con il segretario nazionale in persona. C’è chi rema contro e spinge per una competizione pre-elettorale, magari con il presidente uscente Di Palma in quota ad un cartello di sinistra, e chi invece cerca di silenziare il ricorso a questo americanissimo rito”.
“Verrebbe da chiedersi innanzitutto – spiega Russo – come mai quest’infatuazione per le primarie conduca sistematicamente nel centrosinistra italiano all’individuazione di una leadership di fatto deficitaria e tutt’altro che duratura. Prodi e lo stesso Veltroni sono stati indicati dal popolo del Pd attraverso le primarie. Tuttavia, sia il Professore che lo stesso sindaco di Roma non hanno mai goduto di un sostegno tangibile da parte degli iscritti, della base, dei dirigenti; tant’è che il primo è stato costretto a lasciare, mentre il secondo ha mollato per sfinimento.
Si fa dunque strada l’idea – conclude Ermanno Russo – che le primarie siano più un alibi che uno strumento di democrazia, che nascano per ratificare decisioni prese altrove e, forse, difficili da spiegare agli elettori di sinistra. Insomma, hanno capito ormai tutti che le primarie sono ‘finte’ e di comodo. Ciononostante, l’argomento divide ancora e di più. Il ‘nuovismo’, di cui il Pd si è piccato di essere l’unico vero promotore qui in Italia, fa scricchiolare prepotentemente un partito che non era pronto ad una fusione da provetta, fra due anime tanto distanti della politica italiana”.
Napoli, 20 febbraio 2009 (Ufficio Stampa)
ermannorusso.it
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