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Cronaca Redazione 24 ottobre 2009 15:16 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Ancora una volta i nostri amministratori fingono di non capire qual è il problema, e per gettare acqua sul fuoco (... la GORI ci farà pagare pure quella) barattano il finto controllo sulle esose bollette recapitate ai cittadini di Marigliano (con o senza contatore), con l'installazione a tutta la cittadinanza dei contatori della GORI. Ma che bravi, quando si dice la "fantasia" al potere!
Ne vedremo sicuramente delle belle nel mese di tempo che i "saggi" si sono dati per valutare se le 500 bollette erogate sono da ritenersi attendibili o se magari la GORI sconfesserà se stessa dicendo: "Scusateci, ci siamo sbagliati!".
Le premesse per il Consiglio Comunale monotematico sull'acqua sono quindi tutte sfumate. Si sarebbe dovuto discutere del servizio idrico, della possibilità di riaprire una battaglia dal sano sapore politico per far ritornare l'acqua in mano pubblica e quali potevano essere eventualmente i percorsi da seguire in seno all'ATO.
Invece anche questa amministrazione, ed il sindaco in particolare, si nasconde dietro un dito, incapace di assumere una posizione politica chiara sul tema "acqua", gettando nella mischia sia la GORI sia l'ATO, quasi a dire: "io non c'entro, vedetevela voi!".
Quando la politica si allontana dalla cultura per vestire i panni della tecnocrazia si finisce col parlare di politica col righello e la squadretta e alla fine non si riesce mai a distinguere il ramo dalla foglia, esattamente come non si distingue il “business sull'acqua” da un “diritto umano all'acqua”.
L'ex sindaco Corcione è un ingegnere, l'attuale sindaco è ingegnere. Forse è un problema di categoria. I nostri interlocutori però sono e rimangono i nostri amministratori, ma se è lo scontro che vogliono lo scontro avranno, Gori o non Gori, Ato o non Ato in Consiglio Comunale!
Ci saremo al Consiglio Comunale.
Vedremo finalmente chi è con i cittadini e chi non lo è, ed aspetteremo con ansia che qualcuno a "destra" distribuisca ancora bottigliette "d'acqua minerale" (e non c'è niente di più privato dell'acqua minerale) a tutti i presenti, per ridare simbolicamente l’acqua ai cittadini , esattamente come successe in occasione di quel fatidico Consiglio Comunale quando a capo dell'amministrazione c'era Corcione e si consegnò l'acqua dei nostri rubinetti alla GORI. Vedremo, dunque, se c’è coerenza di pensiero (cosa questa assai improbabile) o semplicemente quell'episodio sarà ricordato come una volgare sceneggiata per fare colpo sulla gente.
Una cosa è, però, certa: finito il C.C., i manifesti, questa volta, li attaccheremo noi con i nomi ed i cognomi di chi ancora vuole la GORI fra i piedi.
Comitato di Lotta per l’Acqua Pubblica
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