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Cronaca Redazione 11 febbraio 2010 23:45 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Prevenzione Primaria in tema di Ambiente e Salute. L’importanza della Ricerca scientifica e delle conoscenze multidisciplinari.
L’Associazione dei Medici per l’Ambiente della regione Campania intende favorire una partecipazione diretta dei Medici Chirurghi allo sviluppo di una Prevenzione Primaria in tema di Ambiente e Salute da attuarsi su tutto il territorio nazionale.
Crede fermamente che la ricerca scientifica e l’ interdisciplinarietà con il coinvolgimento di più professionalità (Biologi, Chimici,Epidemiologi, Veterinari, Architetti, Ingegneri…) può contribuire ad una Medicina Preventiva "aggiornata" e al passo con la conoscenza delle interrelazioni tra la Salute e le continue modifiche ambientali che la moderna società propone e mette in uso. La guerra ai fattori di rischio oncologici è l'unico modo per vincere la battaglia contro i tumori, come ad esempio avverte l’ OMS, che ricorda come oltre il 30% dei casi di cancro (praticamente un terzo) potrebbe essere evitato.
A questo proposito il Presidente Dr Gabriele Peperoni dell’ Ordine dei Medici di Napoli ha raccolto un nostro invito ed ha organizzato un importante convegno il 15 febbraio presso la sede dell’ Ordine di Napoli, coinvolgendo numerose personalità della Ricerca Scientifica e della Medicina.
Saranno presenti il Presidente Nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici FNOMCeo e il Presidente dell'ISDE ITALIA che illustreranno le strategie comuni sulla tematica come è riportato dall’articolo 5 del Codice Deontologico;
A completare il convegno in una tavola rotonda nel pomeriggio, moderata dal vicepresidente Nazionale ISDE per il Sud Italia dott.Rivezzi, si riuniranno i Presidenti dei 5 Ordini Provinciali dei Medici-Chirurghi della Campania, i rappresentanti delle costituite “commissioni ambiente” e i referenti delle Sezioni Provinciali dei Medici per l'Ambiente.
Nel corso del convegno saranno presentate numerose relazioni e report sugli interventi di prevenzione primaria e secondaria da attuare in Campania, alla luce dei dati pubblicati negli ultimi mesi sull’inquinamento di vaste aree delle province di Napoli e Caserta, in particolar modo la fascia flegreo-domiziana e aversana e l’area nolano-acerrana. “La presenza di migliaia di tonnellate di tossici disperse nell’ambiente dalle ecomafie negli ultimi vent’anni impone alle autorità sanitarie l’avvio di programmi di bio-monitoraggio sulla popolazione e le bonifiche dei terreni sede di discariche abusive e non per scongiurare patologie ambientali e danni alla salute delle persone”.
Dr Gaetano Rivezzi
Vicepresidente Isde- Medici per l’Ambiente
Coordinatore Isde Campania
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