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Cronaca Redazione 30 marzo 2010 10:44 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Camorra: arrestata dai Carabinieri, il Tribunale condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione Maddalena Lombardi, moglie dell’ “ex” latitante Salvatore Russo.
NOLA - Nella tarda serata di ieri, in San Paolo Bel Sito, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Nola, hanno tratto in arresto Maddalena LOMBARDI, 47enne, residente a Nola, attualmente sottoposta agli arresti domiciliari in San Paolo Bel Sito, ritenuta elemento apicale del clan camorristico RUSSO attivo nell’area nolana.
La donna, moglie di Salvatore Russo, capo dell’omonimo clan camorristico, già inserito nell’ “Elenco 30” dei latitanti più pericolosi d’Italia con il fratello Pasquale e tratti in arresto, rispettivamente, il 31.10.2009 e l’01.11.2009, è stata raggiunta da ordine di custodia cautelare in carcere emesso il 29 marzo dal Tribunale di Nola.
Il provvedimento restrittivo a carico della nominata ha colpito anche Domenico Russo, detto “Mimmo ‘o cocco”, 39enne, di Saviano, ritenuto elemento apicale del clan camorristico Russo, attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.
Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di estorsione continuata in concorso, aggravata dal metodo mafioso ed entrambi condannati alla pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1.500 euro, nonché all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed interdizione legale per la durata dell’applicazione della pena.
La sentenza di condanna ha confermato pienamente la complessa e prolungata attività investigativa, svolta dai militari dell’Arma del Nucleo Operativo della Compagnia di Nola e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, nel corso della quale erano già stati tratti in arresto il 03.12.2008, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, sia Lombardi Maddalena che Russo Domenico per i medesimi reati oggetto della citata sentenza di condanna.
In particolare, l’attività dibattimentale ha consentito di confermare che:
- Domenico Russo, in qualità di socio e amministratore della Società “RUSSO General Food s.r.l.” (Società proprietaria e concessionaria del supermercato “ DECÒ’ ”, sito in Nola via Cimitile s.n.c., e nella quale risultavano essere soci anche Michele Russo, 28enne, di Avellino, in atto detenuto nella Casa Circondariale di Milano Opera, e Maria Paola Russo, 26enne, di Nola, entrambi figli del capo clan Salvatore RUSSO e di Maddalena Lombardi. Società che è stata sottoposta a sequestro il 07.03.2008 nell’ambito di attività d’indagine della Sezione Anticrimine di Napoli del Raggruppamento Operativo Speciale);
- Maddalena Lombardi, in qualità di rappresentante di fatto degli interessi dei figli nella predetta Società,
in epoche antecedenti e susseguenti al sequestro e all’immissione del custode giudiziario, avvalendosi della forza intimidatrice derivateli dal vincolo associativo di tipo camorristico e dalla condizione di assoggettamento che ne derivava, mediante minaccia consistita nel prospettare il licenziamento o ricorrendo a forme di aggressione fisica e verbale, avevano costretto i dipendenti del predetto esercizio commerciale (complessivamente 13 persone) a farsi consegnare una parte della retribuzione mensile.
Tale somma è risultata essere pari alla differenza tra quanto avrebbe dovuto essere corrisposto ai lavoratori del supermercato e l’ammontare degli emolumenti effettivamente percepiti, con conseguente grave danno economico alle vittime, quantificabile in somme di denaro variabili tra un terzo e la metà di ogni mensilità.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nolana nei confronti di Maddalena Lombardi atteso il concreto pericolo di:
- reiterazione di condotte illecite della stessa indole;
- fuga, desumibile dall’entità della pena irrogata.
L’arrestata è stata tradotta nel carcere femminile di Pozzuoli.
Comunicato
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