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Cronaca Redazione 03 giugno 2010 00:08 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - San Marcellino non si è fatto attendere. Ha riottenuto la sua antica processione e puntuale è tornato anche il sole. Per ben quattro anni, violente tempeste di pioggia e grandine avevano impedito che Lausdomini onorasse in modo degno il suo santo patrono.
Tutta colpa, secondo alcuni, del nuovo itinerario della processione messo a punto circa cinque anni fa , che prevedeva il passaggio della statua d’argento soltanto per poche strade della popolosa cittadina. Insomma una festa sciatta e impoverita, sgradita a tutti: santo e comunità. Con un colpo di mano erano stati cancellati secoli di devozione e di cultura e soprattutto era stata profondamente lacerata la coscienza della comunità così visceralmente legata al suo patrono.
La mini processione, che tagliava fuori circa tre quarti del paese e impediva la secolare benedizione dei campi a via Ponte dei Cani, era stata accolta con polemiche, boicottaggi e persino proteste ufficiali alla Curia diocesana.
Ma non c’era stato nulla da fare. La sofferenza di malati e anziani, che attendevano invano il passaggio dell’amico celeste, non aveva sortito quaggiù alcun effetto. E così ad impedire il corretto svolgimento della processione formato mignon ci aveva pensato proprio LUI. San Marcellino. Appena la sua preziosa effigie metteva piedi fuori dalla chiesa parrocchiale si scatenava il diluvio. E tutto veniva rinviato. Questo per ben quattro anni.
Alla fine qualcuno ha saputo leggere i segni dei tempi, come recita un bellissimo adagio biblico. E così si è ritornati all’antico percorso ed ecco schiudersi, come per miracolo, un pomeriggio caldo e una serata accarezzata da una leggera brezza rinfrescante. Vince il santo e vince anche la tanto bistrattata Lausdomini. La grandiosa partecipazione popolare chiude anni di polemiche e mette definitivamente all’angolo i pochi pessimisti rimasti.
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