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Cronaca Redazione 23 giugno 2010 00:02 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Spettabile Redazione, ringraziando Iddio anche oggi, 21 giugno, è avvenuto il miracolo!
Alle ore 20 circa, per l’ennesima volta, due auto si sono sfasciate all’
incrocio di Via San Giovanni Evangelista con i monconi provenienti dal I Lotto
IACP e dall’ex locale brasiliano.
L’impatto è stato violentissimo e nella collisione un’anziana signora ha
riportato lesioni personali tanto gravi che è stato allertato il 118 per il
trasporto della poveretta al Pronto Soccorso di Nola.
Non è la prima volta che vi sono lagnanze per tale “Incrocio della Morte”
perché non passa giorno che non si verifichi almeno un incidente. In ordine di
tempo, il penultimo si è verificato domenica 20 giugno e sono dovuti
intervenire i Vigili Urbani, la cui caserma dista circa 100 metri. Stasera non
sono intervenuti perché avevano già smontato dal servizio.
Sono almeno due lustri che tale incrocio fornisce quotidianamente lavoro ai
carrozzieri della zona, al 118 ed al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nola, ma
il Responsabile dei VV.UU. non muove un dito per porre fine a tale vergognosa
situazione! Probabilmente aspetta che ci scappi il morto?
Il problema di suddetto incrocio consiste appunto nel semplice fatto che le
auto, a senso unico devono risalire Via San Giovanni Evangelista, in direzione
della Chiesa e dell’ASL, ed incrociare i monconi provenienti dall’IACP e dall’
ex locale brasiliano.
Tali monconi sono invisibili perché coperti a destra da un edificio ospitante
un bar e a sinistra dalla cancellata di un’abitazione privata. Sicuramente vi sono molti automobilisti
indisciplinati che non rispettano lo stop ai monconi ma anche gli automobilisti
più prudenti sono costretti a sporgersi in Via San Giovanni Evangelista ed è
proprio lì che avviene il patatrac. Egregio Signor Sindaco e Signor Colonnello, è proprio così impossibile
cambiare lo stato delle cose?No!
La soluzione è, vergognosamente, da uovo di Colombo: basta invertire il senso
di marcia ed è tutto risolto! Non ci vuole un Premio Nobel per capirlo….
Tale soluzione permetterebbe alle auto, provenienti dalla Chiesa o dall’ASL di
scendere in Via San Giovanni Evangelista col vantaggio di vedere chiaramente i
due monconi di strada laterali e quindi di evitare incidenti.
Ovviamente, a perfezionare il tutto, basterebbe anche mettere dei divieti di
velocità (20 Km/H) perché i dossi di plastica non esistono più ed anche gli
abitanti di Via San Giovanni Evangelista sono continuamente esposti al rischio
di essere investiti dai tanti Lauda e Schumacher che scambiano quotidianamente
Via San Giovanni Evangelista per un autodromo.
Teriaca 57
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