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Cronaca Redazione 12 luglio 2010 21:17 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Nel suggestivo scenario del Complesso Monumentale di San Leucio martedì 13 luglio fa tappa uno dei più grandi vocalist del mondo: Bob McFerrin. L’artista newyorkese, il dieci volte vincitore del Grammy Award, 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, chiude la sessione estiva del “Nuova Opera Festival” – un progetto di Nunzio Areni – kermesse partita il 25 giugno con “Degustacion de Titus Andronicus - La Fura dels Baus” e proseguita con le performances di Teresa Salgueiro e Solis String Quartet, Fanny Ardant e con l’Orchestra del Teatro di San Carlo “Da Paisiello a Gulda”.
“L’idea portante del “Nuova Opera Festival” – dice Nunzio Areni - è quella di trasformare il Belvedere di San Leucio in Teatro Permanente, attivando lungo quasi tutto l’arco dell’anno un fitto programma di iniziative tese a rendere il bene monumentale meta sempre più costante di turismo culturale”. Il “Nuova Opera Festival” è un’attività sostenuta dalla regione Campania dalla misura 1.10 del POR 2007 - 2013 per la valorizzazione e promozione del Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio, un unicum storico/architettonico/antropologico frutto della volontà e del progetto di Ferdinando VI di Borbone re delle Due Sicilie di una residenza reale e, allo stesso tempo, nucleo centrale di un insediamento urbano e industriale retto da uno statuto improntato a principi illuministici di eguaglianza e solidarietà.
Robert “Bobby” McFerrin, (New York, 11 marzo 1950) è un cantante jazz statunitense. Interprete stimato nell’ambito della musica jazz, McFerrin ha visto la sua fama varcare i confini degli appassionati del genere grazie al successo internazionale della sua canzone “Don’t Worry, Be Happy” (1988).
Dopo un’assenza dalla scena musicale durata un paio d’anni, McFerrin ha di recente ripreso la sua attività. Improvvisatore vocale, direttore d’orchestra, appassionato portavoce della cultura musicale; Bobby McFerrin non può essere definito un semplice cantante.
Nato a New York negli anni cinquanta, da una famiglia di cantanti lirici, studia pianoforte, e già al liceo fonda il Bobby Mack Quartet. Nel 1978 inizia a cantare nel gruppo Astral project di New Orleans. Scoperto dal cantante Jon Hendricks, con il quale ha duettato più volte, lascia un forte segno di sé nel 1981 al Kool Jazz Festival di New York. Grazie a questo successo entra prima nella band del chitarrista George Benson e poi si aggrega in tournèe a Herbie Hancock. Nel 1984 incide il disco The Voice, il primo album, nella storia del jazz, per sola voce. In questo album, McFerrin sfoggia una tecnica vocale che gli permette di riprodurre all’unisono il suono di tre strumenti. Durante il suo percorso non convenzionale egli perseguirà fedelmente il suo obiettivo di esibirsi in concerti dal vivo totalmente improvvisati, senza alcun materiale preparato. I suoi spettacoli sono difficilmente definibili come semplici concerti, perché vi è sempre una reale e costante interazione con il pubblico.
Nel 1988, con il brano “Don’t Worry Be Happy”, canzone improvvisata nello studio di registrazione, Bobby McFerrin raggiunge il vertice in quasi tutte le classifiche pop del mondo. Dieci volte vincitore del Grammy Award e all’apice della popolarita’, McFerrin decide di studiare direzione d’orchestra, prendendo lezioni da Bernstein, Meier e Ozawa. Grazie all’entusiasmo e alla gioia che da sempre caratterizzano le sue esibizioni da solista, McFerrin ottiene successo anche nell’ambito della musica classica; nel 1990 dirige l’Orchestra Sinfonica di San Francisco, nel 1994 è direttore creativo dell’Orchestra da Camera St. Paul e, nello stesso anno pubblica Paper Music, una collezione di classici che rappresenta la sua prima registrazione come direttore d’orchestra. Da allora collabora frequentemente con le più grandi orchestre del mondo, tra cui la New York Philharmonic e i Wiener Philharmoniker, che nel 2003 ha diretto nel tour europeo.
L’8 maggio 2007 si è esibito al Teatro alla Scala di Milano dirigendo la Filarmonica della Scala. Le registrazioni di Bobby McFerrin hanno venduto venti milioni di copie, e le sue collaborazioni con Yo-Yo Ma, Chick Corea ed Herbie Hancock lo hanno reso ambasciatore nel mondo del jazz e della musica classica.
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