19/04/2024
(205 utenti online)
Cronaca Antonio Capasso 10 luglio 2006 02:03 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Egregio Senatore, mi permetto di scriverLe perché ho con Lei delle "affinità elettive", nel senso che da molto tempo sono elettore del Centrosinistra (pur non avendo preferito Lei e/o il suo partito nelle ultime elezioni) e in più sono stato tra i fondatori del "Comitato Prodi" a Marigliano; quindi in questi ultimi cinque anni e anche prima sono stato tra i più accaniti critici di Berlusconi e del Berlusconismo, di cui uno degli aspetti peculiari è stato l'attacco duro, quasi spietato, alla libertà di stampa e soprattutto alla satira.
Da 2/3 mesi ho scoperto questo giornale elettronico e l'ho subito apprezzato per una qualità in particolare: lascia ampio spazio a tutti e a tutte le opinioni, anche se espresse, a volte, con realistica crudezza. Ho appreso oggi della sua denuncia-querela e della minaccia di chiusura del portale per uno spunto satirico su una "C" mancata e l'impossibilità di "comprare la cultura" e sono, francamente, rimasto sorpreso dal fatto che Lei, pur essendo un politico ormai navigato, ancora non riesce ad accettare l'idea di dover essere necessariamente, da potente, un bersaglio preferito della satira e della critica giornalistica.
Convengo con Lei sul fatto che è preferibile rivolgere ai politici critiche costruttive incentrate sui fatti e le opere, realizzate o non , anziché dedicarsi a obiettivi satirici inerenti la persona; è stata questa la critica rivolta da molti a quanti nel Centrosinistra bersagliavano Berlusconi sui fatti personali anziché sulla sua politica liberticida e oppressiva.
La invito, comunque, a ritirare la denuncia-querela proprio per evitare di cadere negli stessi errori del nostro comune avversario politico.
Mi deve però consentire di rivolgerLe la stessa critica, magari in maniera più garbata, rinunci al latino, lingua verso la quale non ha propensione.
Dr Antonio Capasso
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti