Cronaca
Vincenzo Bifulco
12 marzo 2007 00:41
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L'ENERGIA FOTOVOLTAICA
Le fonti rinnovabili di energia sono quelle fonti che, a differenza dei combustibili fossili, possono essere considerate virtualmente inesauribili e che hanno un impatto sull'ambiente trascurabile.
Sono definiti fonti rinnovabili di energia: l'energia solare, l'energia idraulica, l'energia eolica, le biomasse, i rifiuti, l'energia geotermica, e l'energia dissipata sulle coste dalle maree.
Scopo del presente articolo è fornire una spiegazione breve e sintetica dell'energia fotovoltaica e degli strumenti a nostra disposizione per il suo utilizzo soprattutto sotto l'aspetto finanziario.
Cos'è un impianto fotovoltaico?
E' un impianto che consente di trasformare, direttamente e istantaneamente, l'energia solare in energia elettrica senza l'uso di alcun combustibile. Si sfrutta il cosiddetto "effetto fotoelettrico", cioè la capacità che hanno alcuni semiconduttori come il silicio (es. la sabbia delle coste marine) opportunamente trattati, "drogati", di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa.
Lo stesso nome "fotovoltaico" esprime in sè tutto il significato della scoperta, foto = luce e voltaico = Alessandro Volta (inventore della batteria).
Quali sono i vantaggi della tecnologia fotovoltaica?
I vantaggi possono riassumersi in:
assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante;
risparmio di combustibili fossili;
affidabilità degli impianti poiché non esistono parti in movimento;
costi di esercizio e manutenzione ridotti al minimo;
modularità del sistema (per aumentare la potenza dell'impianto è sufficiente aumentare il numero dei moduli).
Dove può essere installato un impianto fotovoltaico?
I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo) o sul terreno. La decisione deve essere presa in base all'esistenza sul sito d'installazione dei seguenti requisiti:
disponibilità di spazio necessario per installare i moduli;
corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli.
Le condizioni ottimali in l'Italia sono:
esposizione SUD (accettabile anche SUD-EST, SUD-OVEST, con ridotta perdita di produzione);
inclinazione dei moduli compresa fra 25° (latitudini più meridionali) e 35° (latitudini più settentrionali);
assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento.
Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?
Facendo riferimento soprattutto alle piccole applicazioni (tetti fotovoltaici) e a moduli di silicio cristallino, un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 8 -10 mq per kW di potenza nominale installata.
Quanta elettricità produce un impianto fotovoltaico?
Prendendo come riferimento un impianto da 1 kW di potenza nominale, con orientamento ed inclinazione ottimali ed assenza di ombreggiamento, non dotato di dispositivo di "inseguimento" del sole, in Italia è possibile stimare le seguenti producibilità annue massime:
regioni settentrionali 1.100 kWh/anno;
regioni centrali 1.400 kWh/anno;
regioni meridionali 1.600 kWh/anno.
E' opportuno sottolineare che il consumo annuo elettrico medio di una famiglia italiana è pari a circa 3.000 kWh.
Quanto costa un impianto fotovoltaico?
Valori orientativi vanno da 7.000 euro per kW per gli impianti di taglia fino a 10 kW a poco meno di 5.000 euro per kW per impianti di taglia elevata (500 - 1.000 kW).
A quanto ammontano i costi di manutenzione di un impianto fotovoltaico?
Il costo annuo di manutenzione è abbastanza contenuto: normalmente è stimato in circa l'1% del costo d'impianto.
Quanto tempo può durare un impianto fotovoltaico?
Nelle analisi tecniche ed economiche si usa fare riferimento ad una vita utile complessiva di 20-25 anni. In particolare, i moduli, che rappresentano i componenti economicamente più rilevanti, hanno in generale una durata di vita garantita dai produttori fino a 25 anni.
Esistono degli incentivi per l'istallazione degli impianti fotovoltaici?
Si, esistono due tipologie di incentivazione:
Conto in Capitale, prevede un contributo per la costruzione dell'impianto fotovoltaico.
Allo stato attuale Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emanato un bando per la promozione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e/o termica tramite agevolazioni alle piccole e medie imprese;
Conto Energia: in vigore dal 19 settembre 2005 prevede non più un contributo per la costruzione dell'impianto fotovoltaico ma la remunerazione dei kWh prodotti ad un prezzo superiore a quello di mercato per un periodo di 20 anni. Quindi, chi autoproduce energia con impianti fotovoltaici non solo non dovrà più pagare le bollette all'azienda locale distributrice (salvo le spese fisse pari a circa 30€ l'anno) ma incasserà addirittura, per ben 20 anni, un contributo proporzionale alla quantità di energia prodotta.
Allo stato attuale il Ministro dello Sviluppo Economico ha emanato il nuovo decreto.
Usufruendo delle tariffe del "conto energia", in quanto tempo si recupera il capitale investito?
In prima approssimazione si può stimare un tempo di ritorno del capitale investito compreso tra 7 e 12 anni. Tuttavia bisogna tener conto di alcune variabili. La redditività di una iniziativa fotovoltaica dipende direttamente dalla quantità di radiazione solare disponibile (dipendente dalla latitudine del sito d'installazione e dall'orientamento), dal costo per kW dell'investimento (dipendente dalla taglia dell'impianto) e dalla valorizzazione dell'energia prodotta (valore delle tariffe incentivanti e valore dell'energia utilizzata).
Come abbiamo visto l'energia fotovoltaica presenta notevoli vantaggi e grazie agli incentivi presenti diventa un investimento allettante. Nella nostra zona già abbiamo installato i primi impianti con primi risultati soddisfacenti.
La soluzione di risparmiare esiste, ora a noi la scelta.
Sono a disposizione per qualsiasi approfondimento e chiarimento.
(e-mail:
vincenzo.bifulco@libero.it)
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