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Cronaca Pietro Casciello 27 gennaio 2008 01:27 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Questa mattina, per la prima volta, tutto il popolo di Marigliano è sceso in piazza per dire no alle 98mila tonnellate di immondizia che sono destinate alla discarica di Boscofangone. L'appello del sindaco Felice Esposito Corcione non è rimasto inascoltato: i mariglianesi sono accorsi in massa per partecipare alla manifestazione.
L'appuntamento era alle nove davanti alla sede del Comune di Marigliano.
Nel giro di nemmeno mezz'ora, c'era già un cospicuo numero di persone. E ne sono venute anche da Nola, Polvica e San Vitaliano. Alla manifestazione hanno aderito il Consiglio e la Giunta Comunale al completo, oltre alla Consulta delle Associazioni ed al Forum dei Giovani.
Il primo a salire sul palco ad a parlare alla folla è stato proprio Esposito Corcione. "Noi ci opporremo fermamente al sito di stoccaggio. Ci dicono che nel giro di un anno al massimo le 98mila tonnellate di tal quale saranno portate via da Boscofangone. Ma non è così! Non porteranno via niente, l'immondizia resterà qui per sempre! Questa è una vera discarica, e non la vogliamo nel nostro paese, non a Marigliano, che è tra i comuni più puliti e virtuosi della Campania". Esposito Corcione conclude poi il suo intervento annunciando altre manifestazioni per i prossimi giorni: "Domani alle 15:30 si svolgerà proprio a Boscofangone una messa, una funzione liturgica comprensiva di tutte la parrocchie di Marigliano e di Nola. Ed ancora: domani mattina, alle 8, su Raiuno andranno in onda immagini registrate qualche giorno fa sul presidio di Marigliano e nelle zone circostanti inquinate".
Il sindaco poi ha ceduto la parola al dott. Napolitano, sindaco di Nola: "Dobbiamo essere un fastidio continuo, dobbiamo continuare a protestare. E ricordate: questa discarica non è un problema solo di Marigliano, di Nola o di Polvica, ma è una minaccia per tutti, indistintamente. Per questo, dobbiamo tutti essere uniti nella protesta".
Inoltre, è intervenuta Nunzia Lombardi, presidentessa del Comitato Civile per il Diritto alla Salute. "Voglio approfittare di questa occasione per fare una proposta a tutti i cittadini di Marigliano: cerchiamo di abolire l'utilizzo della plastica. L'appello che vi faccio è di non utilizzare più posate, piatti e buste di plastica. Voglio inoltre informarvi che stiamo preparando il ricorso da presentare al Tar. L'impianto di Boscofangone è sotto sequestro dal 2004 in quanto ci sono stati versati fanghi tossici in maniera illegale. Quella zona non è assolutamente adatta per ospitare una discarica".
Alle 10, la manifestazione ha lasciato il Comune alla volta di Boscofangone. Si è formato un lungo corteo, che come una processione ha raggiunto il luogo dove sorgerà il sito di stoccaggio. Da via Santa Barbara in poi, la maggior parte dei manifestanti è salita su alcuni pullman messi a disposizione da Viaggi Lucio, e diretti alla volta di Boscofangone. I meno, tra cui c'erano anche il Sindaco di Marigliano e il Consiglio Comunale, hanno invece percorso a piedi tutto il tragitto. Tragitto che è stato allietato dalla visione di sacchetti dell'immondizia buttati ai bordi della strada, vicino ai terreni coltivati.
Una volta giunti a Boscofangone, il clima è diventato molto più teso. La gente era visibilmente nervosa ed amareggiata. Anche qui si è allestito un piccolo palco, su cui è salito prima il Sindaco, e poi i rappresentati del neonato Comitato di Protesta (composto dalle rappresentanze di tutte le associazioni di Marigliano). Ed è in questa circostanza che Esposito Corcione ha ribadito quella che per lui è la soluzione al problema: "Marigliano deve avere un proprio impianto per il trattamento dei rifiuti".
Ma i manifestanti non si sono accontentati di fare presenza. Avevano qualcosa da dire, e volevano essere ascoltati. Madri di famiglia, giovani studenti e lavoratori, la loro richiesta era sempre la stessa: "Tutti i cittadini devono partecipare alla protesta, altrimenti questa manifestazione è solo una perdita di tempo. Basta con le parole, è ora di passare ai fatti!"
Detto fatto. Gli studenti sono immediatamente saliti sulla carreggiata vicina, bloccando per la seconda volta il traffico sull'Asse Mediano. Anche se restii, le autorità non hanno potuto fare altrimenti, e sono salite a loro volta a manifestare con i giovani. Ben presto, praticamente tutti i presenti alla protesta sono sciamati sull'Asse Mediano, occupando entrambi i sensi di marcia. Erano le 11 di mattina. Si sono immediatamente formate due lunghe code di veicoli fermi.
Per la cronaca, si sono subito recati sul posto sia la polizia che i Carabinieri, questi ultimi in assetto antisommossa. Ma va detto che la loro condotta è stata impeccabile: la loro presenza era solo cautelativa.
Dopo un'ora e mezza, i Consiglieri ed i rappresentati delle associazioni riescono a convincere gli occupanti: bisogna scendere, l'azione è stata compiuta, non bisogna ora passare dalla parte del torto. I manifestanti, lentamente, sono scesi dall'Asse Mediano.
Mentre la voce amplificata di Nunzia Lombardi, annunciava: "Stiamo preparando l'esposto contro la discarica da inviare alla procura della repubblica di Nola. Tutti i cittadini di Marigliano, e solo di Marigliano sono invitati a firmarlo. Potrete farlo sia qui, al presidio per la protesta, sia presso lo Chalet".
La prima mattinata di protesta vera si è chiusa con un appuntamento, proclamato dal Comitato di Protesta: "Domani mattina, alle sette e un quarto, tutti qui: andremo a bloccare il CIS ed il Vulcano Buono".
Le Foto della civile protesta
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