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Cronaca Redazione 23 febbraio 2010 18:31 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
"Difendiamo lo stato di diritto, bisogna rispettare le regole"
NOLA - Gli avvocati penalisti ribattono alle accuse dell'Anm sul 'caso' Nola. "Chi tenta di distorcere le vere e profonde ragioni della protesta degli avvocati penalisti nolani sappia che non siamo abituati a fare sconti sul rispetto dei principi costituzionali e a sopportare mistificazioni di alcun genere", afferma in una nota l'Unione delle Camere Penali italiane. "Difendendo la legalità processuale e i diritti civili - affermano le Camere Penali - siamo abituati a vederci additare come complici dei nostri clienti, come irresponsabili, come provocatori di ostruzionismi processuali.
Noi penalisti, invece, difendiamo con responsabilità e coscienza lo stato di diritto e sappiamo bene quale pericolo rappresenti la criminalità organizzata che va perseguita e, a condanna avvenuta, severamente punita. Ma l'accertamento della responsabilità senza deroghe deve avvenire rispettando le regole processuali e la Costituzione". Gli avvocati penalisti anticipano che "a breve" investiranno il Consiglio superiore della magistratura e le autorità competenti "su quanto avviene realmente non solo a Nola ma anche in molte altri parti d'Italia": "Vedremo cosa dirà il Csm di un pubblico ministero che ammette in aula di non avere depositato verbali alla difesa, nell'indifferenza del Tribunale.
Chiederemo al Csm di esprimersi sulla 'terzietà' nella regolamentazione di esami e controesami di testi e pentiti ed aspetteremo chiarimenti sulla compatibilità delle calendarizzazioni senza dare il tempo alla difesa di prepararsi". "Siamo certi - concludono gli avvocati - che il Consiglio superiore della magistratura darà le risposte che cerchiamo e farà chiarezza sulla vicenda
da APCOM
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