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Cronaca Redazione 21 marzo 2010 22:34 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Alla grande manifestazione di Roma del 20 marzo per la gestione pubblica dell’acqua ha partecipato il Comitato Civico di Nola con una propria delegazione confluita nel grande mare di oltre centocinquantamila persone.
Innanzitutto si evidenzia la grande prova di democrazia e di civiltà dimostrata dalle centinaia di Comitati accorsi da tutta Italia a loro spese nel giorno in cui si è tenuto anche il raduno del PdL a Piazza S. Giovanni, due grandi incontri ma un solo popolo di donne ed uomini, giovani, famiglie, pensionati, casalinghe, che si sono ritrovati al parcheggio dell’Anagnina, ciascuno con le proprie insegne, le bandiere, gli striscioni, ciascuno con le proprie ansie e le speranze in un futuro migliore, più giusto, meno critico. Due italie, tanto diverse quanto simili.
La prima immagine che ci ha colpito è stata l’assenza del Gonfalone della Città di Nola e del Sindaco accanto alle diecine che hanno aperto il corteo tra cui quello di Gubbio, uniti nella tradizione delle macchine a spalla, lontani nella diversa concezione del “bene comune”.
Nola c’era ed è felice di esserci stata. Nola molto attesa per la lunga, tenace e ben conosciuta lotta contro la GORI dai giornalisti desiderosi di approfondire gli aspetti della vertenza e poterla raccontare, anche in un libro che uscirà per la Feltrinelli, che stanno scrivendo a quattro mani Emilio Molinari e Claudio Jampaglia. Quest’ultimo sarà a Nola lunedì 29 marzo per prendere parte alla settimanale assemblea del Comitato ed ascoltare le testimonianze dalla viva voce dei cittadini nolani che lottano per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Il lungo e colorato corteo, partito da Piazza della Repubblica è arrivato verso le 18 a piazza Navona dove i sindaci hanno parlato delle loro esperienze, tanto diverse da regione a regione, ma tutte convergenti sulla necessità di abolire il decreto Ronchi, convertito nella legge 166/2009, mediante un referendum nazionale abrogativo per il quale ad aprile, dopo la Pasqua, partirà la raccolta delle firme necessarie ( circa seicentomila) alla sua indizione.
Gli interventi del Forum Italiano e dei referenti dei Comitati sono stati chiusi da un accorato appello di Padre Alex Zanottelli a non cedere, intensificando anzi la lotta nei confronti delle società e delle multinazionali che fanno miliardi di euro di profitto sull’acqua senza alcun beneficio per le comunità servite e triplicando le tariffe senza alcun beneficio concreto, mentre dove il pubblico ancora resiste, come nel caso di Milano, l’acqua è eccellente, le tariffe tra le più basse ed i bilanci sempre in equilibrio.
Padre Alex ha esortato a moltiplicare territorialmente la manifestazione del 20 marzo in tutte le realtà italiane per portare a tutti la parola sacra dell’acqua pubblica.
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