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Cronaca Redazione 18 maggio 2010 22:53 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L’ATO Sarnese Vesuviano e GORI SpA hanno stipulato a novembre scorso un accordo transattivo per rendere efficiente ed economica la gestione.
In soldoni, si tratta di eliminare gli sperperi che la gestione politico-clientelare della GORI ha determinato nel corso di questi anni, di ridurre le milionarie consulenze esterne, di recuperare il contenzioso e, dulcis in fundo, di contenere le spese e gli investimenti aumentando, però,le tariffe (già cresciute di tre volte e più): un + 5% da gennaio 2010 e l’applicazione della tariffa unica media da luglio 2010.
Una bella “mazzata” in tempi di vacche magre. Se c’era ancora bisogno di riaffermare il giudizio estremamente negativo sulla GORI SpA (che ha superato i 100 milioni di perdite di bilancio) e, in generale, sulla gestione pubblico-privata del servizio idrico questo è il momento opportuno per farlo, chiamando a raccolta le cittadinanze, con alla testa i Sindaci, dei 76 comuni dell’ATO per deliberare sulla proposta di revoca della convenzione o/e accordo stipulata a suo tempo, tenuto particolarmente conto che il destino degli ATO è stato ormai deciso da tempo: saranno aboliti entro il 31 dicembre di quest’anno.
Il Forum Italiano ritiene tardivo e superfluo qualsiasi altro tentativo di “concertazione” con orchestre ormai scordate ed allo sbando se è vero, come è vero, che per tentare di rimettere in sesto la barca si dovrà lesinare anche sui materiali di consumo.
Il pianto greco che sale dai comuni e grida vendetta (ed anche giustizia da parte della magistratura) oltre al vertiginoso aumento delle tariffe, è l’irregolare modo con cui sono eseguiti i lavori, la grande approssimazione nel risistemare il manto stradale, la inusuale tecnica di allaccio delle condotte. Naturalmente, non va sottaciuta l’ostilità con la quale è stata unanimemente accolta la GORI sul territorio e come sia forte e determinata la volontà di ritornare alla gestione di un bene comune qual è l’acqua, priva di rilevanza economica, mediante azienda speciale comunale o di consorzi di Comuni.
Questo si prefiggono i tre quesiti referendari presentati dalle Associazioni e dai Comitati del FORUM ITALIANO che a data odierna (ed abbiamo avanti a noi ancora 60 giorni di tempo) hanno già superato il numero di firme necessarie! Stiamo a circa 520.000 ad oggi.
Avanti così, fino alla vittoria finale.
Il FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI DELL’ACQUA
Comitato civico per il diritto all’acqua di Nola
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