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Cronaca Redazione 06 marzo 2010 00:49 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
La vera volontà del voto libero: un tarlo che avvolge da sempre il mio pensiero! Il voto, forse, è sempre condizionato. In campagna elettorale ogni voto viene orientato da uno scambio; e più alta è la gerarchia sociale, più il voto viene marcato da una compravendita fino ad arrivare ad un vero e proprio contratto tra le parti in causa.
Il peso sociale dei magistrati, conduttori televisivi, rettori, presidi di facoltà, primari medici, avvocati, imprenditori e quant’altro, impegnati nelle competizioni elettorali vanno a determinare il consenso in base alla consistenza della proposta e alla capacità politica del soggetto, o in base al ruolo che detti soggetti ricoprono? Il dubbio.
Occorre, pertanto, uno studio analitico che permetta di capire e determinare la linea di separazione tra volontà e consenso dell’elettore, dal baratto, scambio o addirittura estorsione della volontà popolare.
E’ possibile definire questo concetto di volontà e di vera sovranità rappresentativa? Idee a confronto, nella ricerca del vero concetto di democrazia e sovranità del potere al popolo, del popolo al potere.
Giuseppe Negri –Brusciano- Na
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