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Cronaca Redazione 22 giugno 2010 23:00 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
BRUSCIANO - E’ uscita in anteprima sul numero 6, Anno II, Giugno 2010 del periodico “L’Ambasciatore” che ha compiuto il suo primo anno di attività, la “Lettera Aperta” del Vicesindaco di Brusciano ed Assessore al Bilancio, dott. Carmine Guarino. Ecco il testo che sta alimentando notevoli riflessioni nell’agone politico locale:
“So di essere di media statura ma non vedo giganti intorno a me. Dai soliti, critiche a più non posso sull’amministrazione. Non da oggi. Dal primo giorno. Non è il buon cittadino ma il vecchio ex o il vecchio che non ha mai mostrato o dimostrato reale interesse per la res pubblica, per la cosa pubblica o il nuovo che è diventato vecchio subito. Si assiste solo a poesie e filosofia della politica, si chiede sempre più l’intervento delle associazioni o dei partiti come se poi i rappresentanti delle associazioni o dei partiti non sapessero cosa fare o cosa dire. Si invoca il “risveglio” con la speranza che da esso esca fuori l’eletto, il prescelto. Come se bastasse il risveglio. Probabilmente si ignora completamente il funzionamento della macchina amministrativa, si ignorano completamente le regole della finanza locale, si ignora il vivere quotidiano del comune con tutte le sue problematiche ma cosa ancor più grave in ogni discorso puntualmente non si tiene conto del grave contesto nazionale ed internazionale in cui sono calati gli enti locali. E’ come parlare male di un soggetto senza conoscere le problematiche serie e gravi della famiglia. E’ come parlare male di brusciano senza conoscere le problematiche della provincia, della regione e quelle prospettate dal ministro dell’economia Tremonti. Non solo non si aiuta il soggetto ma ancor più diffamante e riduttivo non analizzare e valutare prima di aprir bocca. Brusciano non è uno stato a parte. Il federalismo ancora non è una realtà. Bisogna tenere conto delle leggi tutte. Non si può essere autonomi come in una impresa privata, dove comanda il titolare. Forse si è ancorati a speranze o aspettative che spesso chi non è del mestiere può avere, come quando gioca l’Italia sono tutti bravi allenatori. Ma il sudore, la gioia e le lacrime sono di chi è in campo. A leggere giornali, manifesti, volantini, siti internet sembra proprio che tutti siano professionali, tutti capaci, tutti con la soluzione con l’aggravante che chi oggi sta amministrando guarda caso non è professionale, non è capace, non sa risolvere. Sono stati, finora due anni di intensa amministrazione vissuta insieme agli amici della giunta, della maggioranza e della minoranza, ove tutti insieme su tre azioni quotidiane, due sono state a correzione degli ultimi 50 anni di gestione e una azione per il futuro con i vincoli e le strette che la fiscalità detta. Non è stato facile per nessuno, ma è stato entusiasmante compiere e fare azioni per il nostro beneamato territorio, insieme a tutti e con il supporto di tutti, dipendenti compresi. Si leggono gridi di allarme come se si stesse distruggendo l’antica arte e le antiche statue finora costruite da chi ha preceduto questa amministrazione. Credo solo di assistere invece ad azioni subdole, nascoste di chi non crede in Brusciano, di chi non crede nei bruscianesi, non crede nei valori di partito saltellando con una velocità e una spregiudicatezza senza eguali, ma vuole a tutti i costi dimostrare qualcosa di cui non conosce bene neanche l’entità, vuole arrivare a tutti i costi lì…….. Questa mancanza di concretezza e di amore perla nostra terra, loro la chiamano politica. Noi siamo i “tecnici”. Si sforzano di dirci cos’è la politica e soprattutto a chi è riservata. Come se fosse una materia per pochi, per pochi prescelti. Prescelti non si sa da chi. Credo semplicemente che la politica sia per tutti, per tutte le persone che vogliono bene al proprio territorio, ai propri cittadini e che si sforzano quotidianamente di risolvere i mille problemi che certamente non ha creato questa amministrazione. L’assessorato che rappresento è fatto da tappe obbligatorie (bilancio, consuntivo, assestamento, riequilibrio,ect ect) e super controllate dagli enti quali la prefettura, corte dei conti e revisori. E’ un area di grande lavoro dove traspare molto poco all’esterno. Ma ciò non importa. In seno vi sono grandi e buoni progetti. Necessita tempo e collaborazione. E’ importante lavorare per Brusciano, per i bruscianesi e lavorare bene. Solo chi semina raccoglie, ed ogni frutto deve avere il suo tempo per maturare. Chi pesta o tenta di tagliare una pianta giovane è gravemente responsabile, socialmente e politicamente e né risponde dinanzi a se stesso e al Buon Signore. In breve riconosco di essere di media statura ma intorno a me non vedo giganti. Carmine Guarino”
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