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Cronaca Redazione 30 settembre 2008 23:58 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
ACERRA - "Nella terra florida che rischia di essere solo contaminata dalle scorie delle metropoli e dal degrado sociale, la contemporaneità irrompe questa volta come possibilità , slancio, denuncia, in una parola, arte. E la contemporaneità si contamina con la storia, col Castello, la memoria di secoli splendenti, in un gioco di continui rimandi, d'integrazione tra le strutture di esso e l'opera e l'artista; tra l'artista, la sua opera e lo spettatore che è costretto ad entrare nell'opera stessa avendo già varcato, però, la soglia della storia".
Queste le parole del Sindaco Espedito Marletta e dell'assessore De Laurentis riguardo la manifestazione che dal 4 all'11 ottobre il Castello Baronale di Acerra ospiterà ; ovvero, la terza edizione della mostra collettiva di arte contemporanea "Loading". Un avvenimento, questo, proposto dall'assessore comunale alla Cultura, Giovanbattista De Laurentis, e a cura di Nicola Cante, Francesca Riccio e Francesco Tufano.
Gli artisti coinvolti saranno otto, dalla formazione e dallo spirito creativo differenti, ed esporranno negli spazi degli ex granai (Matteo Casamassima, Massimo Pianese, Susy Sgueglia) e del giardino (Afterall, Enzo Calibè, Domenico Di Martino, Daniela Politelli, Giacomo Tringali).
Ma…che cos'è dunque il "Loading"?
Il Loading è un progetto nato nel 2005 con l'idea di creare un evento che divenisse una piattaforma di idee e punto di riferimento per i cittadini della provincia. "Letteralmente è il fenomeno del "caricamento". Esso descrive il condensarsi dell'essere rispetto al nulla, l'atto che diviene potenza. In tale processo, inoltre, in forza di strutture precostituite dalle stratificazioni esperienziali, risulta già perfettamente carpibile l'esito successivo. La dimensione centripeta che ad esso è propria, sottende un immancabile esito centrifugo. Tutto ciò che oggi si va coagulando prefigura la sua futura espansione", si legge nel catalogo di quest'anno (testi di Maria Giovanna Mancini e Stefano Taccone - Maggioli Editore).
E ancora, riguardo agli ospiti e ai loro lavori: "Il cilindro erboso di Enzo Calibè, attraverso l'azione alternata richiesta al fruitore, descrive un processo circolare quanto la forma dell'opera. Il loading come attesa di una nuova imminente riformulazione ispira la gaia e chiassosa moltitudine di omini snodati e variopinti di Daniela Politelli. Sul motivo dell'attesa si concentra anche il video di Massimo Pianese, non più perseguendo la cristallizzazione del contingente, ma tramite la lenta ed appena percettibile mutazione delle immagini. Ancora di attesa, qui denunciante un'eco della tradizione metafisica italiana, ci parlano i dipinti di Matteo Casamassima, liberamente ispirati al paesaggio di Scampia con le sue emblematiche vele. Una natura rimodellata ritorna invece protagonista nel grande ramo di Giacomo Tringali. La ricerca di Susy Sgueglia è tesa a carpire le configurazioni invisibili della luce in movimento con l'ausilio filtrante di oggetti. Domenico Di Martino innesta sul ciclo organico di inspirazione ed espirazione, una implicazione metaforica. Il duo afterall sprigiona dall'ambiente del pozzo un nodo energetico".
La mostra ridisegnerà perciò gli spazi del Castello Baronale e si costituisce come espressione della necessità di ripensare il rapporto tra sistema dell'arte contemporanea e l'esperienza individuale e/o collettiva negli spazi urbani. Attraverso l'arte, l'evento temporaneo proporrà al cittadino di guardarsi attorno, di discuterne i principi ma, prima di tutto, di entrare a far parte di una vera e propria comunità ; o meglio, d'assumerne coscienza.
L'apertura dell'evento avverrà il giorno 4 alle ore 18.00.
Annamaria Bianco
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