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Cronaca Redazione 14 novembre 2008 22:51 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
SAVIANO - Eseguita un'ordinanza di custodia cautelare per aggravamento alla misura dei domiciliari. Nell'ambito di attività ordinarie, coordinate dalla Compagnia di Nola al comando del Capitano Gianluca Piasentin, i carabinieri della locale stazione hanno rintracciato e hanno arrestato il sessantottenne Mario Di Domenico, definito, dagli inquirenti, già noto alle forze dell'ordine.
L'uomo era il destinatario di un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nola, dopo la segnalazione da parte delle forze dell'ordine alla magistratura di violazioni degli obblighi derivanti dalla sottoposizione al regime dei domiciliari a cui l'uomo era sottoposto per tentato omicidio e per porto abusivo di arma da taglio.
Per l'arrestato si sono, così, aperte le porte del carcere di Poggioreale. In data 8 novembre 2008, l'uomo era stato ammanettato, proprio dai militari dell'Arma del luogo, per evasione dai domiciliari, ai quali era sottoposto a partire dal 16 settembre scorso, per fatti risalenti a tre giorni prima per i quali era stato due giorni in carcere. E.M., 56enne del luogo, incensurato, nel corso di una lite, era accoltellato all'addome da Mario Di Domenico.
Proprio quest'ultimo, a corredo di immediate ricerche avviate dai carabinieri, era stato ammanettato con le accuse di tentato omicidio e di porto abusivo di arma da taglio. In assenza di denuncia da parte della vittima, con indagini avviate d'iniziativa dagli uomini della Benemerita, lo stesso aggressore, dopo aver ammesso di aver colpito il cinquantaseienne, aveva aiutato i carabinieri a recuperare l'arma del delitto, un coltello da cucina con lama di circa 25 cm, rinvenuto, su sua indicazione, nei pressi del cimitero di Saviano, dove era stato precedentemente gettato.
Il coltello era stato, così, sequestrato. Mentre l'arrestato, su disposizione del magistrato della Procura della repubblica di Nola (dott.ssa Valeria Sico) era stato associato alla casa circondariale di Poggioreale, l'aggredito, prontamente soccorso e trasportato all'ospedale"Santa Maria della Pietà " di Nola, era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, con l'asportazione della milza e di un rene. I motivi dell'aggressione che aveva costretto i militari dell'Arma ad intervenire sembravano essere riconducibili a vecchi rancori.
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