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Cronaca Redazione 11 ottobre 2008 23:56 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
SOMMA VESUVIANA - A conclusione di attività investigativa, i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna coordinati dal Capitano Orazio Ianniello, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emessa, in data 8 ottobre 2008, dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nola, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
I militari dell'Arma hanno rintracciato e arrestato il sessantenne Angelo Molaro e la cinquantasettenne Anna Giugliano, entrambi del luogo. Sono stati ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tentata estorsione e di minacce, aggravate dal metodo mafioso. Nel corso di attività investigativa è emerso, infatti, che l'uomo e la donna, facendo leva su una parentela con Alfredo Molaro, considerato dagli inquirenti un esponente di spicco del clan "Fiore - D'Avino", operante a Somma Vesuviana fino agli inizi degli anni '90.
Il gruppo criminale è stato smantellato, come tanti altri, gravitanti nei cartelli "Nuova Famiglia" e "Nuova Camorra Organizzata" di Carmine Alfieri e di Raffaele Cutolo, attraverso numerosi arresti che si sono susseguiti nei decenni scorsi, fino ad arrivare all'inizio del Duemila ad una calma apparente, sfociata, infine, nella nuova lotta per il controllo delle attività illecite, che ha visto contrapposti, in particolar modo, i Panico e i Sarno. Alfredo Molaro, fratello e cognato degli arrestati, è stato ucciso nel corso di un agguato del 14 gennaio 1994.
Tornando ai fatti che hanno portato all'emissione dell'ordinanze di custodia eseguite, in pratica, nel periodo tra il 2001 ed il 2007, l'uomo e la donna avevano più volte minacciato un sessantenne di Somma Vesuviana, costringendolo a cedere una sua proprietà immobiliare, sita in Via Gramsci, dietro il pagamento di un corrispettivo in denaro bassissimo. Ora gli arrestati sono finiti rispettivamente a Poggioreale e Pozzuoli.
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