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Cronaca Redazione 20 maggio 2010 23:55 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
SAN VITALIANO - Falcone, Sindaco del Comune di San Vitaliano, nel corso dell’ultima campagna elettorale, aveva promesso che in caso di vittoria avrebbe istituito uno speciale corpo di polizia, le “Guardie di quartiere”, che avrebbe dovuto affiancare la locale polizia municipale per rafforzare la tutela della sicurezza nella nostra comunità.
L’annuncio, anche se fatto col tono solenne e pontificio che solitamente accompagna tutte le esternazioni del primo cittadino, subito aveva dato l’impressione di essere una clamorosa “sparata”, o se preferite una simpatica bufala: “qualcuno ci crederà e mi voterà”, avrà di certo pensato il buon Falcone.
Qualcuno, le Guardie di quartiere, le ha mai viste nel corso degli ultimi due anni? La domanda è retorica, e la risposta dunque è ovvia e scontata. Ma c’è di più: in qualità di responsabile della pubblica sicurezza e della polizia municipale, Falcone è riuscito nell’impresa di smantellare l’ufficio e il servizio di polizia municipale, condannando i vigili urbani all’immobilismo operativo. Volete sapere come? I nostri vigili urbani si trovano nella condizione di non poter operare, di non poter elevare nemmeno una sola contravvenzione perché, udite udite, il comune è sprovvisto degli adeguati mezzi necessari alla elaborazione dei dati relativi ai verbali registrati.
Assurdo ma vero! Ciliegina sulla torta, il sindaco Falcone negli ultimi tempi si sta adoperando per nominare un responsabile della polizia municipale seguendo un metodo e un criterio decisamente discutibili, oltre che troppo onerosi per le casse comunali: selezionare un responsabile (qualche comandante che provenga da un altro comune) scegliendo direttamente e affidandogli un incarico della durata di un anno.
Perché questo criterio? Perché il sindaco vuole scegliere personalmente e direttamente il responsabile che dovrà dirigere la polizia municipale? Poiché il primo cittadino, inspiegabilmente, ha già deciso di non affidare la responsabilità dell’ufficio di polizia municipale a nessuno degli interni (tale criterio sarebbe stato di sicuro vantaggioso per il comune), a questo punto non sarebbe più giusto ed opportuno, ed anche meno dispendioso per le tasche dei contribuenti, bandire un concorso pubblico?
Un pubblico concorso, a differenza di una selezione diretta, premierebbe di sicuro il merito e potrebbe anche costituire una buona opportunità di lavoro per qualche giovane locale che ne risultasse vincitore. In qualità di consiglieri di opposizione, chiediamo al sindaco Falcone non solo di onorare tutte le promesse elettorali fatte, compresa quella delle Guardie di quartiere, ma anche di porre fine alla lenta ma graduale distruzione del servizio di polizia municipale. L’efficienza di un’amministrazione passa anche e soprattutto attraverso il buon funzionamento dei servizi comunali.
GRUPPO CONSILIARE DI OPPOSIZIONE
“LA SCELTA”
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