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Cronaca Redazione 19 marzo 2010 23:16 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
C’è bisogno di cambiare oggi per rendere migliore il domani.
MARIGLIANELLA - Città è spesso sinonimo di traffico, di disordine, di delinquenza, di inquinamento, di sprechi energetici, di burocrazie inefficienti, d’insicurezza, di precarietà. Ma la città è anche lo spazio nel quale si incontrano il dovere della buona amministrazione e il diritto del cittadino alla soddisfazione delle proprie aspirazioni. In tal senso, il nostro territorio necessita di una pianificazione urbanistica a misura d’uomo, seria e concreta ma soprattutto condivisa attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, cooperative sociali, di servizi e gestione ambientale, organizzazioni sindacali, potenziali promotori di project financing, associazioni esercenti commerciali.
Se, alla luce di tutto questo, ci interroghiamo su come si possa avviare uno sviluppo urbano sostenibile, comincia ad emergere la possibilità di sfruttare la tecnologia per rendere la città moderna luogo privilegiato di efficienza e risparmio energetico, di rispetto dell’ambiente, di accessibilità, di fruizione del patrimonio culturale e sociale. La scelta di non desiderare altri insediamenti selvaggi nel nostro territorio è una scelta forte che deve essere recepita nel Piano Urbanistico Comunale prevedendone un dimensionamento dettato dai saldi naturali (nati/morti e flusso immi/emigrati) senza aggravare i cittadini di ulteriori quote “sociali” - costruire meno e meglio.
Possiamo non bere l'acqua della terra in cui abitiamo? Possiamo non mangiare i prodotti della terra in cui cresciamo? Possiamo fare a meno di respirare? Gli obiettivi perseguibili devono esser un uso razionale e uno sviluppo ordinato del territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo di suolo, il miglioramento dei requisiti di salubrità e vivibilità, il potenziamento dello sviluppo economico locale, il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche per quanto concerne marciapiedi, percorsi, edifici pubblici e privati, la messa in sicurezza del patrimonio edilizio di proprietà comunale (scuole, centri sociali, ecc..), una seria e definitiva bonifica di siti altamente tossici e pericolosi per la salute (Agrimonda), una serrata promozione e incentivi per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e collettori solari per la produzione di acqua calda per i sanitari e riscaldamento) al fine di azzerare il costo ambientale e quello economico delle famiglie.
Tutto ciò mediante una politica del territorio atta a ristabilire un corretto equilibrio tra ambiente e territorio, tra volumi e aree libere, tra l’uomo e i servizi, tra passato e futuro, tra tradizione e cultura, tra tecnologia e artigianato, tra sviluppo ed economia, tra costi e benifici, tra inquinamento e fonti rinnovabili di energia, tra rifiuti e riciclaggio, ma soprattutto incentrata e imperniata sullo SVILUPPO SOSTENIBILE. Una politica del territorio tendente, in prima istanza, allo sviluppo sia culturale che sociale, rivolgendo rispetto e restituendo dignità e la giusta considerazione ai giovani e agli anziani, ai meno abbienti e alle coppie giovani, perché solo in tale direzione si crea e si genera sviluppo anche di natura economica.
Il nostro territorio deve rispondere con servizi, urbanizzazioni e infrastrutture alle esigenze dei cittadini al fine di implementare ed elevare i valori la qualità della vita e della sicurezza attraverso:
• Il rinnovo dei caratteri edilizi e l’incremento della funzionalità del contesto urbano assicurando nel contempo il risparmio nell’uso delle risorse naturali disponibili ed in particolare il contenimento delle risorse energetiche;
• L’accrescimento della dotazione dei servizi del paese, dell’arredo urbano e delle opere infrastrutturali occorrenti (quali sottoservizi, impianto fognario, rete idrica e pubblica illuminazione);
• Il miglioramento della qualità abitativa ed insediativa attraverso il perseguimento di più elevati standard anche di tipo ambientale;
• La dotazione di sistemi di gestione, controllo e sicurezza del territorio attivi e passivi (videosorveglianza di siti più sensibili, ecc.)
Al costruito esistente e in condizioni di degrado fisico e ambientale bisogna prevedere e programmare interventi di restyling urbani atti a restituire vivibilità, fruibilità e accessibilità nonché decoro architettonico a ampie zone del nostro tessuto edilizio.
Il voto alla Lista n° 3 “INSIEME SI PUO’” con la dott.ssa Concetta Mattiello Sindaco, è la sola, unica e reale alternativa.
Arch. Leopoldo Esposito (Candidato con la lista n°3 – “Insieme si può”)
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