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Cronaca Redazione 10 novembre 2008 01:04 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - L'Amministrazione comunale capeggiata dall'Ing. Felice Esposito Corcione è stata mandata a casa con un atto inqualificabile di un manipolo di pusillanimi.
Pusillanimi perché non hanno avuto il coraggio di dichiarare il proprio dissenso nella sede istituzionale più appropriata, quale è il Consiglio Comunale che era stato convocato per il giorno 6 novembre, esattamente due giorni dopo la sottoscrizione dell'atto che ha decretato la fine dell'amministrazione Corcione.
Le amministrazioni nascono in Consiglio comunale ed è giusto che finiscano in Consiglio comunale perché quella è l'unica sede in cui il consigliere comunale, sia che faccia parte della maggioranza, sia che stia all'opposizione, deve esprimere, al fine di far conoscere anche alla cittadinanza, le proprie condivisioni, le proprie preoccupazioni e il proprio dissenso rispetto all'azione amministrativa. Far sentire la propria voce in consiglio comunale costituisce, per un consigliere, un atto dovuto soprattutto per il rispetto della cittadinanza che gli ha affidato un mandato primario: promuovere lo sviluppo della città .
Evidentemente quei "signori" hanno avuto paura di far conoscere ai cittadini le proprie intenzioni, i reali motivi della loro discesa in politica e forse anche i veri motivi che li hanno indotti prima ad entrare in una maggioranza e poi a dichiararsi contrari ad un'amministrazione nata solo ed esclusivamente per l'attuazione di un programma politico, da loro stessi approvato e sottoscritto, improntato sullo sviluppo economico, sociale e culturale della città .
Eppure l'azione della giunta comunale, di cui facevano parte anche assessori voluti da quegli stessi consiglieri comunali, stava portando avanti un programma di esecuzione di opere pubbliche che la cittadinanza ha certamente notato e condiviso e che la precedente giunta non era riuscita a realizzare nonostante fosse sorretta da un numero di consiglieri che costituiva una schiacciante maggioranza in consiglio comunale.
Non è il caso di elencare (tanto la cittadinanza ha visto e quindi sa cosa sia stato portato a termine e cos'altro si stia realizzando!) tutte le opere realizzate o portate a termine in poco più di un semestre dall'amministrazione Concione, ultimo formato, voluta e sorretta anche dai tre consiglieri che hanno sottoscritto le dimissioni insieme all'opposizione e soprattutto insieme a chi è stato determinante nel porre fine, anticipatamente, alle ultime quattro consiliature.
Si tratta di opere che in un triennio non si è potuto o voluto completare!
Altre opere pubbliche sono cantierabili entro la fine del 2008 in quanto sono state già espletate anche le gare di appalto.
Due altre importanti iniziative sono state intraprese ed iniziate dall'ultima giunta comunale:
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