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Cronaca Redazione 31 dicembre 2008 08:27 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Â…"Siete all'ascolto di una selezione di musica leggera dai 101,650 mghz di Punto Radio
Marigliano"Â… La voce decisa, calda, forse un tantino diversa da quella postuma al lieve intervento alle corde
vocali, viaggiava nell'etere, in groppa alle note di "If you leave me now" dei Chicago.
Correva
l'anno 1975, forse 1976Â… Erano gli anni della liberalizzazione delle frequenze radio. Cominciammo con un
"macinino". Le forze dell'ordine erano costrette a seguire i nostri programmi; monitoravano i nostri discorsi;
Finardi inneggiava alla radio libera, ma "libera veramente". Me li ricordo tutti i "colleghi di microfono":
Ugo oggi è un esperto di finanza, Marco un avvocato, Antonella una veterinaria, Ermanno è un
nostro consigliere regionale, talvolta c'erano anche il cugino Giovanni, oggi al vertice della DDA, e Nicola,
una delle menti della Hp Italia.
Ricordo Vito che non ha perso il "vizio" e oggi promuove
Marigliano.net e .biz, e poi: Pasquale, Gianfranco, Luigi, Diego, PinoÂ…. Tanti, troppi per non dimenticarne
Qualcuno. Ma la regina era Delfina: la nostra punta di diamante! Il nostro tecnico del suono era Giovanni: il
nostro Archimede pitagorico; un genio che è rimasto tale anche oggi che è un top manager della
Lamborghini.
Ricordo quando fissammo la nostra antenna sul tetto della casa di un vecchietto di
Polvica, là dove ora c'è una cava che squarcia il paesaggio. Gli chiesi come ricevesse il nostro segnale.
"Benissimo", rispose con aria ingenua, "sapete, è il segnale della televisione che devo fare
sistemare!"..
Â…..L'altra sera mio figlio ha invitato a casa i compagni del liceo. Come fanno i padri di oggi, mi sono
ritirato in una specie di ripostiglio, da dove ho cominciato a tirare fuori scatole. Una era di latta; l'avevo
sigillata con l'elastico che usavo per tenere insieme i libri di scuola: allora, ai miei tempi, come dice mio
figlio, non c'erano gli zaini griffati. L'ho aperta; ho cercato la musicassetta con l'etichetta rossa e la
scritta "Punto Radio-1977".
Ho provato la stessa emozione di quando ho visto il film di
Tornatore "Nuovo Cinema Paradiso". Temevo che non fosse più riproducibile. Invece, dopo i primi attriti, il
nastro ha cominciato a scorrere; ho ascoltato le pubblicità di esercizi commerciali che non ci sono più, come
quello che rivendeva culle e porta-enfant. Ho riflettuto che quel neonato che piange in sottofondo, che
avevamo svegliato, senza pietà , per registrarlo, oggi avrà almeno 32 anni!
Mi sono riascoltato
mentre, con Delfina, realizzavamo lo spot del barbiere che oggi fa mostra della targa ove c'è scritto: "ò
barbiere ti fa bello, il vino ti fa guappo, la donna ti fa fesso!". Il mio programma andava in onda dalle 7,00
e si concludeva alle 8,00: non poteva che chiamarsi "Breakfast" o "Caffè e latte in FM": i titoli della prima
pagina, qualche effetto sonoro (pochi invero, ma volevamo così), un brano di Dalla o di Venditti o di
BennatoÂ….
Subito dopo la corsa, a piedi, da Palazzo Ciricillo al liceo, dove il custode (si,
quello che ci acchiappò per l'orecchio quando volevamo occupare la scuola) mi dava uno "scuzzetto" tutte le
mattine, poiché ero immancabilmente in ritardo. Una mattina però, stranamente mi sorrise. Solo dopo, capii
che, come un imbranato, mentre ero in diretta audio, avevo lasciato aperto il microfono durante una telefonata
con una ascoltatriceÂ….La radio era anche "acchiappanza"!
Tempi andati insomma, ma non invano, se è vero che mio figlio questa estate ha fatto dei lavoretti per
comprare indovinate cosa? Un mixer! Perché non proviamo a fare rinascere dalle ceneri una radio a Marigliano?
E' un'operazione commerciale, oltre che culturale e di aggregazione per i giovani.
Ascoltate come facevamo noi
30 anni e passa faÂ….
Nino Serpico
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