20/04/2024
(159 utenti online)
Cronaca Redazione 06 settembre 2010 22:26 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Per salvarla dalla condanna a morte per lapidazione con lÂ’accusa di adulterio .
La FALCRI-Confsal e il Coordinamento Nazionale FalcriDonna si associano all’azione di mobilitazione che sta coinvolgendo tutto il mondo per salvare dalla condanna a morte per lapidazione con l’accusa di adulterio della donna iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani.
Mentre la giovane donna iraniana aspetta impotente l’esecuzione della sentenza di morte, altre donne e altri uomini, in molti paesi, sono costantemente oggetto di pesanti discriminazioni.
In tutto il mondo civile le organizzazioni sindacali, i partiti e le istituzioni democratiche hanno il dovere di intervenire per pretendere il rispetto dei diritti umani e per esigere che tutti i cittadini donne e uomini abbiano gli stessi diritti e le stesse garanzie.
In un mondo globalizzato, dove i grandi della terra si riuniscono periodicamente per scrivere le regole economiche è indispensabile non dimenticare che il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo stabilendo che la dignità e i diritti dei membri della famiglia umana sono uguali ed inalienabili e costituiscono il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.
La Falcri-Confsal invita tutte le aderenti e gli aderenti ad accendere una “candela di speranza” perché non venga spenta la giovane vita di Sakineh e non si compia ancora una volta un atto disumano nei confronti di una donna inerme.
Comunicato.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti