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Cronaca Redazione 10 novembre 2010 22:15 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Sono stati licenziati i 112 dipendenti della Banca MB (banca d’affari milanese fondata da Fabio Arpe) che, come se non bastasse, non potranno usufruire di nessun ammortizzatore sociale, fondo esuberi del settore creditizio compreso.
La Segreteria Nazionale della Falcri-Confsal in una sua nota sottolinea che “è da 16 mesi e per l’esattezza dal luglio 2009 che MB è stata commissariata da Banca d’Italia per irregolarità amministrative e sempre Banca d’Italia ora ne decide la cessazione dell’attività con il conseguente licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ancora una volta chi lavora si ritrova a dovere pagare a caro prezzo errori e scelte del management che non hanno potuto nemmeno discutere o conoscere.
La Falcri, insieme alla Confsal, intraprenderà tutte le più opportune iniziative nei confronti delle Istituzioni, attivando tutti i canali della politica che possano portare a trovare le soluzioni necessarie per evitare che 112 cittadini, insieme alle proprie famiglie, si ritrovino a vedere stravolta la propria vita quotidiana”.
Le lavoratrici ed i lavoratori hanno già manifestato per le vie di Milano in numerose occasioni ricevendo l’appoggio e la solidarietà di forze sindacali, politiche e della società civile attente a questa storia italiana che sa tanto di “Lehman Brothers”. Dall’accattivante slogan della Banca MB alla sua nascita che propagandava “un nuovo modo di fare banca” si è, purtroppo, passati a “una banca che non c’è più”.
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