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Cronaca Redazione 26 gennaio 2011 09:38 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
NOLA - Prosegue senza sosta l'impegno del Comitato civico per la difesa del diritto all'acqua nella città di Giordano Bruno. Mercoledì scorso il lancio della campagna referendaria per l'acqua pubblica nell'affollata assemblea tenuta nella simbolica Chiesa dell'Immacolata, con la presenza di Claudio Jampaglia, giornalista ed autore del libro "Salvare l'acqua", e don Aniello Tortora, responsabile diocesano per i problemi sociali e la salvaguardia del creato. Venerdì, invece, un nuovo incontro con Ato3, Gori e Comune di Nola sulla vicenda acqua: una delegazione del Comitato civico ha incontrato presso il palazzo di città i massimi rappresentanti di ATO3, il presidente Carlo Sarro ed il suo vice Giuseppe Barbati, il presidente della GORI Maurizio Bruno e l'amministratore delegato Giovanni Marati, con la presenza del sindaco di Nola Geremia Biancardi e del responsabile territoriale CGIL Salvatore Velardi.
Durante l'ampia discussione, il Comitato ha chiesto di rendere noti i dati ufficiali riguardo al passaggio di consegne del servizio idrico tra Comune e Gori, avvenuto nell'aprile 2004, accertando in modo chiaro e definitivo le inesattezze nella fatturazione. "I cittadini hanno fatto rilevare più volte incongruenze nella fatturazione. Il rischio - denuncia il Comitato - è che molti utenti si siano trovati a pagare due volte gli stessi consumi, prima al Comune e poi alla Gori. Esigiamo la massima trasparenza sulle letture dei contatori effettuate in quel periodo>>. Inoltre, sottolinea il portavoce Romolo Romano: "La lista delle questioni aperte è sempre lunga. Innanzitutto è necessario applicare concretamente i benefici per le fasce economicamente deboli, già previste dalla Gori e mai pubblicizzate, facendole valere anche per il passato. Va risolta l'intricata questione delle utenze condominiali, che vede protagonisti caseggiati con decine di famiglie che si trovano a pagare ingiustamente forti eccedenze. Infine, è di fondamentale importanza affrontare l'enorme mole di crediti che Gori vanta nei confronti degli utenti nolani pur senza aver fornito un servizio efficiente e inviando inspiegabilmente le fatture con ben tre anni e mezzo di ritardo. Non è accettabile che gli utenti paghino per errori commessi da altri, bisogna fare piena luce sui disservizi".
Sono emerse accese polemiche sui reperti fotografici presentati dall'Ad di Gori, Giovanni Marati, che ha sottolineato la condizione della nuova rete idrica comunale, a suo dire "fatiscente". <<Nella città di Nola abbiamo portato avanti lavori di grande importanza - ha sostenuto Marati durante l'incontro - visto che parte della nuova rete addirittura passa all'interno delle fogne>>. Dichiarazioni che hanno prodotto le reazioni stupite del Comitato:<<Se fosse vero, come mai Gori rende pubblica solo oggi una vicenda così grave?>>
Sia da parte dell'ente d'ambito che dalla Gori sono arrivate rassicurazioni sui temuti distacchi delle forniture idriche, scongiurando una potenziale emergenza igienica e sociale. <<Ancora una volta prendiamo per buona la disponibilità espressa da varie parti - conclude il portavoce del Comitato - ma è bene ricordare che nelle ultime settimane sono arrivate attraverso raccomandate postali numerosissime messe in mora, con preavviso di distacco, da parte di Gori. Riteniamo sia necessario dare messaggi chiari ai cittadini, mettendo nero su bianco che tali avvisi sono tutti sospesi>>.
COMITATO CIVICO PER LA DIFESA DEL DIRITTO ALL'ACQUA
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