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Cronaca Redazione 26 gennaio 2011 23:45 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NOLA - La storia insegna e la memoria vigila. Era il 27 gennaio del 1945 quando le avanguardie dell’Armata Rossa aprirono i cancelli di Auschwitz, liberando i pochi superstiti e mostrando al mondo intero gli orrori di un lager dove erano stati sterminati un milione e mezzo di ebrei, zingari, omosessuali, oppositori politici e prigionieri di guerra.
Oggi, a distanza di 66 anni, con un manifesto la Città di Nola ricorda quel passato tragico che brucia ancora.
“La memoria custodisce ciò che sceglie di custodire – si legge nel manifesto -. Come il sogno, anche la memoria cerca di attribuire agli eventi un qualche significato. Il significato di morte, ingiustizia e oppressione deve trasformarsi in vissuto di Pace, di Amore, di rispetto umano, di condivisione, di giustizia e libertà e allora…. Il ricordo edifica il cuore dell’uomo e lo rende degno di essere considerato tale”.
“Ricordare non vuol dire solo commemorare o mostrare al mondo intero le immagini di quell’orrore – ha dichiarato il Sindaco Geremia Biancardi –. Ricordare significa anche e soprattutto difendere la Memoria. Il dovere della memoria diventa ed è un impegno etico e morale per ripudiare tutto ciò che la Shoah è stata e rappresenta. Ricordare dunque il sacrificio di quanti hanno sofferto per il valor di patria è un atto cui nessuno di noi potrà mai sottrarsi”.
Autilia Napolitano
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