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Cronaca Redazione 04 febbraio 2011 23:01 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Li chiedono il presidente del Consiglio e il delegato alla Sanità:
Sant’Anastasia – “Non è possibile andare avanti così, non è più possibile che nei vari locali dell’ASL di Sant’Anastasia non si possano fornire all’utenza esami fondamentali, come ad es. l’elettrocardiogramma. Tutto il partito (Nuovo PSI), riunitosi ieri sera, ha appoggiato la mia posizione in merito, condivisa dal Sindaco – afferma il dott. Ceriello, capo gruppo in consiglio comunale con delega alla sanità – e sono pronto insieme ai cittadini ad adottare forme di protesta che siano incisive per, quantomeno, riportare il funzionamento dell’ASL a Sant’Anastasia ad una condizione di normalità, con l’assicurazione di servizi essenziali di medicina, che non costringano i cittadini “più deboli” a raggiungere per una visita medica specialistica sedi ASL sparse sui territori di ben sei comuni”.
Oltre a questo, il consigliere Ceriello e il Presidente del Consiglio Comunale, Lello Abete, si sono già preoccupati di inviare all’ASL NA3sud una formale richiesta di provvedimenti urgenti.
Ecco il testo della lettera:
“Il sottoscritto Raffaele Abete, Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Anastasia, nonché il Dott. Francesco Saverio Ceriello, Capogruppo PSI con delega alla Sanità, denunciano quanto segue:
a far data dal gennaio 2010 i cittadini di Sant’Anastasia, facenti capo all’ASL NA3 Sud, afferiscono alla sede ASL di Pomigliano d’Arco.
Il passaggio dalla sede ASL di Somma Vesuviana a quella di Pomigliano d’Arco ha determinato notevoli disagi a causa dell’incapacità dell’Azienda Sanitaria Locale di consentire l’adeguata composizione della “Commissione di prima istanza per l’accertamento degli stati di invalidità civile, delle condizioni visive e del sordomutismo” della ASL NA3 Sud (già ASL NA4) ai fini dell’accertamento del grado di invalidità ex lege n. 118.
Tale inadeguatezza funzionale ha finito per dilatare ulteriormente i tempi di attesa già prima lenti oltremisura, determinando, nei fatti, una grave lesione dei diritti costituzionalmente garantiti, di assistenza dei cittadini. Infatti, gli stessi, pur versando in condizioni di salute precarie a causa delle gravi patologie di cui sono affetti, subiscono inermi le deficienze organizzative e strutturali, vedendosi così privati del legittimo riconoscimento del proprio stato di invalidità, tra l’altro, presupposto imprescindibile ai fini dell’applicazione delle leggi sulla previdenza e assistenza obbligatoria.
La condizione sopra rappresentata è tanto più insostenibile se si considera che le istanze dei cittadini che chiedono di essere sottoposti a visita proliferano di giorno in giorno raggiungendo, ormai, numeri elevatissimi, e che tale situazione, nonostante le esortazioni a porvi un rimedio immediato, non accenna a subire modifiche migliorative a tutela e in soccorso dei cittadini interessati.
Per tutto quanto sopra esposto, gli scriventi, anche in considerazione delle necessità impellenti emerse dalle legittime richieste di intervento avanzate in vario modo dai cittadini anastasiani, chiedono fermamente che le S.V. in indirizzo, attui al più presto i dovuti provvedimenti d’urgenza al fine di ripristinare l’auspicata normalità.
Nella denegata ipotesi in cui le richieste avanzate con la presente dovessero rimanere purtroppo inevase, il Comune di Sant’Anastasia, di concerto con i tutti gli altri comuni coinvolti dalla problematica suesposta, darà luogo ad un’azione congiunta presso gli Organi Nazionali sovraordinati onde renderli edotti degli insostenibili accadimenti ed ottenere, pertanto, i dovuti provvedimenti coercitivi.
Fiduciosi di positivo riscontro, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti”.
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