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Cronaca Redazione 18 marzo 2011 17:33 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L’Amministrazione non interviene. Città Viva presenta un esposto alla Corte dei conti.
NOLA - Un milione di euro circa, a tanto ammonta la somma per rate di mutui accesi in diverse epoche dal Comune di Nola per lavori di rifacimento ed ammodernamento della rete idrica e fognaria. Una cifra che avrebbe dovuto accollarsi GORI SpA, la società che gestisce il servizio dall’aprile 2004, e che mai è stata rimborsata alle casse comunali.
Nonostante la vicenda sia stata denunciata più volte dal Comitato Civico per la difesa del diritto all’acqua e, dal giugno 2009, anche dal movimento Città Viva tramite il capogruppo consiliare Luigi Conventi, il Comune non ha mai richiesto a GORI la restituzione delle somme indebitamente pagate. Un mancanza grave ed incomprensibile.
All’atto dell’assunzione del servizio l’Ufficio Ragioneria del Comune inviò a GORI l’elenco analitico dei mutui da accollarsi senza ottenere alcuna risposta. Per rompere il silenzio su questa vicenda, il gruppo consiliare di Città Viva ha presentato lo scorso settembre un’interrogazione al Sindaco ed all’Assessore alle Finanze, rinnovando l’invito a recuperare gli importi delle rate pagate e non rimborsate. A seguito della mancata risposta all’interrogazione, la questione è stata portata all’esame del Collegio dei Revisori dei conti che è intervenuto in merito.
Solo il 17 novembre, dopo numerosi solleciti, il Ragioniere generale del Comune ha invitato la GORI SpA a saldare il debito di € 985.715,70 entro 15 giorni, avvertendo che, in mancanza, il Comune procederà alla riscossione in forma coattiva. Da allora i termini sono ampiamente scaduti e nessun provvedimento è stato adottato dall’amministrazione comunale, nonostante le ripetute richieste di Città Viva. Per tutelare i cittadini e chiarire definitivamente i contorni di una vicenda che ha prodotto un sensibile danno erariale, Città Viva ha presentato un esposto alla Corte dei conti.
Città Viva segue la vicenda con la massima attenzione affinché nelle casse comunali rientrino effettivamente le somme corrisposte indebitamente e che le somme recuperate siano destinate nel Bilancio 2011 a sostenere servizi necessari alla collettività.
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