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Cronaca Redazione 01 aprile 2011 22:17 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
Il sindaco: finanzio i vostri progetti
Sant’Anastasia – I giovani dell'Azione Cattolica che operano presso la Parrocchia M. SS. Immacolata, località Ponte di Ferro, nel corso dell’incontro di ieri sera sulla "cittadinanza attiva e promozione del bene comune" hanno dato disponibilità ad essere un punto di riferimento nella zona, nell’ottica di un bene comune che parte dall’impegno personale.
Evidenziati al Sindaco, agli assessori, ai consiglieri e ai circa cento cittadini presenti parte delle criticità della periferia Ponte di Ferro, da loro raccolte in una sequenza di foto illustrate in chiesa, luogo in cui il parroco do Davide D’Avino ha autorizzato l’incontro in mancanza di altre sedi.
“Tutta mia la città non significa che si è proprietari della città, ma vuol dire appartenenza. Faccio un esempio: su 20 coppie che seguono il corso di matrimonio, solo 4 si sposano in parrocchia. Perché? E’ lecito pensare – dice don Davide – che la Chiesa è piccola e non bellissima. Così come non è piacevole essere obbligati a fare questi incontri in Chiesa. Per questo aspettiamo la nuova Chiesa, che avrà anche luoghi in cui poter tenere convegni. Dobbiamo abbandonare la mentalità della critica negativa per abituarci ad una critica costruttiva, capace di offrire alternative e soluzioni ai problemi".
Problemi che sono stati così riassunti dai giovani, partendo dalla “conquista” della nuova scuola di via Rosanea, un obiettivo raggiunto con enormi sacrifici e grande impegno degli abitanti e dell’amministrazione: in via Marra, dove erano stati costruiti muretti per proteggere l’impianto d’illuminazione stradale dalla vegetazione e facilitarne la manutenzione, 16 su 19 di questi spazi sono stati riempiti di rifiuti; in Via Eduardo de Filippo, sebbene ci sia un cartello che vieta lo sversamento, i rifiuti ricoprono i marciapiedi e i bordi della strada rendendo tra l’altro impossibile il transito dei pedoni. Una vecchia piaga che continua a provocare gravi disagi nella zona è l’allagamento delle strade anche in seguito a deboli piogge. Come in via S. Chiara, nella quale puntualmente, nei giorni di pioggia salta un ormai ”famoso” tombino e l’acqua che ne fuoriesce crea disagi gravi alla circolazione di auto, mezzi di trasporto pubblico e rende praticamente impossibile ai bambini di raggiungere la nuova scuola, anche per la mancanza di marciapiedi. Fenomeno simile si verifica in Via Marciano dove un avvallamento del manto stradale provoca il deposito di acqua piovana per una lunghezza di circa 100 metri, che impedisce il transito pedonale e crea disagi anche alle auto che spesso rimangono in panne, anche di notte, con danni al sistema elettrico. Un altro problema evidenziato è l’assenza o l’inefficienza della segnaletica stradale, spesso poco chiara e visibile in zone che sono comunque molto trafficate come in Via Rosanea; e poi l’assenza di vigilanza all’uscita della nuova scuola e di marciapiedi sulla strada principale, dove si assiste a scene di mamme costrette, anche dal parcheggio “selvaggio” delle auto, a camminare con i bambini in mezzo alla strada.
“Ciò che più manca nella nostra zona – affermano i giovani - è la presenza della Polizia Locale o della Protezione Civile, specie nelle zone frequentate da bambini, presso la nostra chiesa il sabato pomeriggio, all’entrata e all’uscita del catechismo e la domenica mattina per la Santa Messa, almeno a quella delle 11:00 più frequentata dai bambini. Mancano luoghi dove incontrarci e siamo costretti ad andare fuori paese. Noi giovani siamo disponibili ad impegnarci personalmente per eliminare questi disagi, ma vorremmo essere certi di avere l’approvazione e il sostegno del Sindaco”.
“Questo è un incontro importante, per voi e per me che ho vissuto il paese in un periodo “felice”, dove tanti giovani venivano qui da altri paesi. Voi giovani, oggi, vivete un periodo di sofferenza per la mancata programmazione nel passato di un sano sviluppo del paese, ma vi chiedo di resistere, di restare in paese ed impegnarvi con tutte le vostre forze nel sociale e di seguirci nella nostra progettualità, perché realizzeremo opere importanti ma occorrerà tempo. Verrò di nuovo tra voi a breve per aggiornarvi di alcune iniziative e del bilancio.
Ora vi esorto ad essere costruttori insieme a me e all’amministrazione con idee e proposte o progetti. Ad esempio – dice il Sindaco Carmine Esposito - sono aperto ad accogliere un vostro progetto sulla differenziata e se risponde a criteri di efficienza ed efficacia sono pronto a finanziarlo. Anzi, posso darvi un contributo economico per farlo realizzare a voi. E’, infatti, mia intenzione invertire la tendenza: puntare sulle risorse e sui giovani locali per fare insieme il cammino che può portarci a far ritornare in città entusiasmo e vitalità. Sono convinto che con il concorso di tutti e l’impegno personale può crescere l’attaccamento al paese, specialmente se ci si sente protagonisti nel realizzare obiettivi a favore dell’intera cittadinanza”.
“Siamo contenti di aver chiesto la presenza delle istituzioni – afferma il Presidente A.C. , Antonio Rea – perché abbiamo potuto constatare la volontà del Sindaco di essere attento ai nostri problemi e di lavorare per risolverli, chiamando ciascuno di noi ad essere partecipi e responsabili principali del bene comune”.
Il Presidente del Consiglio, Lello Abete, che ha sostenuto l’iniziativa dell’A.C. ha ribadito “la volontà di seguire da vicino, insieme ai consiglieri, la programmazione per lo sviluppo del territorio, dal sistema fognario all’arredo urbano, recependo le indicazioni che vengono dai giovani del posto”.
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